PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA 2020 - 2022
INTRODUZIONE
Bozza del Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2020 - 2022 in consultazione pubblica
INDICE
1.
Oggetto e finalita’ del piano
2.
Nuovo quadro normativo
3.
Soggetti coinvolti
4.
Analisi del contesto esterno
5.
Analisi del contesto interno
6.
Mappatura dei processi e individuazione delle attivita’ a rischio di corruzione
7.
Valutazione del rischio
8.
Trattamento del rischio
9.
Schema di programmazione delle misure e tempistica di attuazione
10.
Monitoraggio
11.
Tutela dei dipendenti che segnalano illegittimita’
12.
Rotazione dei responsabili e del personale
13.
Il responsabile anticorruzione
14.
I responsabili ed i dipendenti
15.
I referenti
16.
Formazione del personale
17.
Altre disposizioni
18.
Sistema disciplinare e responsabilita’
19.
Verifica insussistenza cause di inconferibilita’ , incompatibilita’ e conflitto d’interessi
20.
Trasparenza
21.
Soggetti responsabili dell’attuazione della trasparenza e pubblicita’
22.
Giornate della trasparenza
23.
Tempi di attuazione
24.
Accesso civico
25.
Accesso civico “generalizzato”
1. - OGGETTO E FINALITA’ DEL PIANO
Il Piano nazionale anticorruzione (PNA) è atto di indirizzo per l’applicazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza.
La legge 190/2012,avente ad oggetto le disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione, prevede una serie di misure con cui si creano le condizioni per rendere sempre più difficile l’adozione di comportamenti di corruzione nelle amministrazioni pubbliche e nei soggetti, anche privati,considerati dalla legge 190/2012 , quale è appunto la Catanzaro Servizi S.p.A.
In particolare l’art. 1, comma 8, stabilisce che entro il 31 gennaio di ogni anno venga predisposto da parte di ciascun ente il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione, che dovrà prendere a riferimento il triennio successivo a scorrimento: attraverso il PNA l’Autorità coordina l’attuazione delle strategie ai fini della prevenzione e del contrasto alla corruzione e all’illegalità nella pubblica amministrazione individuando, in relazione alla dimensione e ai diversi settori di attività degli enti,i relativi rimedi indicando gli obbiettivi, i tempi e le modalità di adozione e attuazione delle misure di contrasto al fenomeno corruttivo.
Le strategie di prevenzione che ogni amministrazione pubblica (o società da questa controllata) è tenuta a definire nel Piano, alla luce delle indicazioni del nuovo Piano Nazionale Anticorruzione 2019 e dell’analisi dei rischi specifici di corruzione di ciascuna, devono perseguire i seguenti obiettivi principali:
Coinvolgimento dell’organo di indirizzo: l’organo di indirizzo deve assumere un ruolo proattivo nella definizione delle strategie di gestione del rischio corruttivo;
Cultura organizzativa diffusa di gestione del rischio : la gestione del rischio corruttivo non riguarda solo il RPCT ma l’intera struttura;
- Prevalenza della sostanza sulla forma: il processo di gestione del rischio deve essere attuato in modo sostanziale,ossia calibrato sulle specificità del contesto interno ed esterno dell’ente;
- Gradualità:le diverse fasi della gestione del rischio ,possono essere sviluppate con gradualità;
- Selettività: evitare di gestire il processo di gestione del rischio in modo generico e poco selettivo , operando invece interventi specifici volti ad incidere sugli ambiti maggiormente esposti ai rischi;
- Effettività: la gestione del rischio deve tendere ad una effettiva riduzione del livello di esposizione dell’amministrazione al rischio corruttivo.
Con il raggiungimento dei suddetti obiettivi si perverrà conseguentemente al miglioramento in generale della macchina amministrativa societaria intervenendo proprio sui fattori negativi della “corruzione” in tutte le sue manifestazioni e relative implicazioni.
La Catanzaro Servizi S.p.A. ha adottato con Determinazione dell’Amministratore Unico n. 1/2015 del 01/12/2015, per la prima volta dopo una lunga fase di gestione liquidatoria, il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione 2015-2017, aggiornandolo con l’edizione 2017-2019 adottata con Determinazione dell’A.U. n. 2/2017 del 31/01/2017 e l’edizione 2019-2021 adottato con Determina dell’Amministratore Unico n. 3 del 28/01/2019 .
Il presente Piano Triennale per la prevenzione della Corruzione e della Trasparenza adottato con Determina dell’Amministratore Unico n. … del ….. rappresenta , per come disposto dal nuovo Piano Nazionale Anticorruzione 2019 approvato da Anac il documento essenziale per la programmazione delle attività legate alla prevenzione della corruzione ed allo sviluppo della cultura della legalità all’interno della Società e come i precedenti in particolare:
a) descrive i vari livelli di esposizione degli uffici e delle attività della Catanzaro Servizi S.p.A. al rischio di corruzione e di illegalità e indica gli interventi organizzativi volti a prevenire il medesimo rischio;
b) disciplina le regole di attuazione e di controllo al fine della legalità e dell’integrità;
c) indica le procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti chiamati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione, prevedendo la rotazione del personale operante negli stessi.
Accesso Richiesto
2. - NUOVO QUADRO NORMATIVO
Con l’entrata in vigore del Decreto legislativo n. 97 del 25 maggio 2016 sono state apportate importanti modifiche sia alla Legge n. 190/2012 sia al D.Lgs. n. 33/2013, mentre rilevanti disposizioni sono state poi introdotte con il D.Lgs n. 175/2016, modificato dal D.Lgs n. 100 del 16/06/2017, recante il testo unico in materia di società a partecipazione pubblica.
Alla luce di questo nuovo quadro normativo l’A.N.A.C. ha inteso elaborare le “Nuove linee guida per l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici”, approvandole con Deliberazione n. 1134 del 08/11/2017 in sostituzione delle precedenti.
Considerato che nel tempo l’Anac è dovuta tornare più volte sugli stessi temi,sia per adeguare gli indirizzi alle novità legislative , per il PNA 2019 -2021 approvato con Delibera Anac 1064 del 13 novembre 2019 il Consiglio dell’Autorità ha deciso di concentrare la propria attenzione sulle indicazioni relative alla parte generale del PNA, rivedendo e consolidando in un unico atto di indirizzo tutte le indicazioni date fino ad oggi, integrandole con orientamenti maturati nel corso del tempo e che sono stati oggetto di appositi atti regolatori. Si intendono , pertanto, superate le indicazioni contenute nelle Parti generali dei PNA e degli Aggiornamenti fino ad oggi adottati.
Il nuovo Piano Nazionale Anticorruzione è atto generale di indirizzo rivolto a tutte le amministrazioni, compresi i soggetti di diritto privato in controllo pubblico (nei limiti posti dalla legge) che adottano i piani, o le misure di integrazione di quelle adottate ai sensi del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.
Accesso Richiesto
3. - SOGGETTI COINVOLTI
Diverse sono le figure che necessariamente sono tenute ad intervenire nel processo di formazione e attuazione delle misure di prevenzione della corruzione.
Nonostante la previsione normativa di una particolare responsabilità per il verificarsi di fenomeni corruttivi in capo al RPCT (art.1,co.12,l.190/2012), tutti i dipendenti degli uffici coinvolti nell’attività amministrativa mantengono, ciascuno, il proprio personale livello di responsabilità in relazione ai compiti effettivamente svolti nella Catanzaro Servizi: il RPCT nominato, l’Amministratore Unico, il Collegio Sindacale , i dipendenti ,i collaboratori, l’Amministrazione Comunale che quale socio unico esercita le funzioni di controllo analogo.
L’interlocuzione e la condivisione degli obiettivi di prevenzione della corruzione è da ritenersi fondamentale ai fini del buon successo dell’intera politica di anticorruzione.
Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione, nominato a decorrere dal 01/12/2017, ha elaborato la proposta del Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2020-2022, che dopo una prima fase di valutazione con l’organo di indirizzo su contenuti e misure di prevenzione della corruzione è stato adottato con Determinazione dell’Amministratore Unico n. ……. del …… .
Al fine di dare attuazione alle disposizioni normative, il R.P.C.T. si avvarrà di un gruppo di lavoro, appositamente costituito con l’Organo Amministrativo per favorire l’applicazione dei contenuti del piano, specie in materia di monitoraggio: così come, su proposta del R.P.C.T verranno individuati dall’Organo Amministrativo i responsabili/referenti delle attività a rischio corruzione per gli adempimenti conseguenti.
Il presente P.T.P.C.T , dopo una fase di consultazione on-line dal 14 al 29 gennaio 2020 dei cui esiti sarà data evidenza nella tabella sotto riportata , e successivamente all’approvazione dell’Amministrato Unico, sarà trasmesso al Comune di Catanzaro e pubblicato sul sito web della Società, nella sezione “Società Trasparente”, dandone opportuna comunicazione a tutto il personale dipendente ed ai consulenti della Società, affinché ne prendano atto e ne osservino le disposizioni. I dipendenti sprovvisti di accesso alla rete web, dovranno espressamente richiedere che il Piano venga messo a loro disposizione con mezzi alternativi.
Tutti i dipendenti devono osservare le prescrizioni del piano, segnalando le eventuali situazioni illecite o i personali conflitti di interesse. Tutto il personale lavorativo, a prescindere dalla qualifica di inquadramento, mantiene il proprio livello di responsabilità per il verificarsi di fenomeni corruttivi in relazione ai compiti effettivamente svolti.
Copia del P.T.P.C.T sarà trasmessa, per opportuna conoscenza, anche alle Rappresentanze Sindacali Aziendali.
ESITI CONSULTAZIONE:
N°Proposte/Suggerimenti Soggetto Proponente Oggetto
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Accesso Richiesto
4. - ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO
L’analisi del contesto esterno viene effettuata per inquadrare la Società nel territorio e le relazioni che si realizzano con tutti i soggetti che a vario livello si intersecano con le attività e gli interessi aziendali, con l’obiettivo di evidenziare le caratteristiche ambientali che potrebbero favorire l’insorgere di fenomeni corruttivi. La Catanzaro Servizi S.p.A., in qualità di società di diritto privato di proprietà del Comune di Catanzaro, che come socio unico esercita il controllo analogo, è influenzata da tutti gli stessi fattori esterni che condizionano la stessa Pubblica Amministrazione.
Il territorio di riferimento, anche se ricadente nel capoluogo regionale, è caratterizzato dalla limitata disponibilità di risorse economiche e da uno scarso livello di dotazione di infrastrutture e di servizi, che generano una scadente qualità della vita ed un elevato tasso di disoccupazione: lo scenario dal punto di vista sociale, economico e culturale risulta dunque idoneo al verificarsi di comportamenti malavitosi e di cattiva amministrazione della cosa pubblica, nel quale si inserisce facilmente la cultura clientelare tendente a incidere su tutte le attività della vita civile. Il particolare momento storico, registrato anche a livello nazionale, accentua maggiormente queste criticità ambientali evidenziate, pur se in misura minore rispetto ad altre realtà calabresi, con difficili prospettive future di miglioramento come testimoniato dal trend negativo del calo demografico.
Accesso Richiesto
5. - ANALISI DEL CONTESTO INTERNO
La Società è governata da un Amministratore Unico, nominato dall’Assemblea dei Soci su proposta del rappresentante dell’Amministrazione Comunale di Catanzaro (socio unico).
Attualmente La Catanzaro Servizi spa conta un numero di 134 dipendenti che per la maggior parte lavorano a supporto degli uffici per i servizi comunali , la Direzione della Catanzaro Servizi spa è sede dei seguenti uffici: Ufficio dell’Amministratore Unico , Ufficio Anticorruzione,Ufficio Affari Generali, Ufficio del Personale, Ufficio Contabilità e Ufficio Acquisti. Come detto il Comune, definisce gli indirizzi ed esercita sulla società lo stesso controllo che viene svolto sui settori comunali.
La Catanzaro Servizi S.p.A. svolge i servizi che il Comune di Catanzaro ha affidato direttamente ed in particolare allo stato attuale:
- Supporto agli Uffici Comunali nell’ambito delle attività relative a Custodia Cimiteri, Uffici Cimiteriali, Ufficio Notifiche, Informatizzazione LL.PP., Urbanistica, Pubblica Istruzione, Grandi Opere, Servizi Sociali, Cultura e Biblioteca, Uffici Finanziari, Gabinetto del Sindaco, Comando Polizia Municipale, Archivio e Protocollo, Stato Civile, Patrimonio, Scuola dell’Infanzia “G. Pepe”, Attività Economiche, Igiene, Centralino, Avvocatura, Piccola Manutenzione, Manutenzione Lampade Votive, Pubblicità e Affissione.
- Gestione Oasi Canina;
- Servizio di Lettura dei Contatori Idrici;
Attualmente la Società non si è ancora dotata di un codice comportamentale proprio, facendo riferimento al momento al documento etico del Comune di Catanzaro, che ne prevede espressamente l’estensione ai dipendenti delle società partecipate:d’altronde circa il 75% del personale della Società presta la propria attività presso il Comune di Catanzaro,impiegato nei vari servizi di supporto agli uffici comunali; la redazione di un codice di comportamento aziendale potrebbe essere l’occasione di focalizzare l’attenzione sulle caratteristiche proprie della società con l’obiettivo di pervenire, attraverso una sorta di carta costituzionale, alla condivisione generale dell’attuazione dei principi di buon andamento ed imparzialità nell’espletamento di compiti e funzioni pubbliche da parte di tutti, amministratori, collaboratori e dipendenti, ancorchè già impiegati presso l’Ente.
Accesso Richiesto
6. - MAPPATURA DEI PROCESSI E INDIVIDUAZIONE DELLE ATTIVITA’ A RISCHIO DI CORRUZIONE
In coerenza con quanto previsto dal Piano Nazionale Anticorruzione ed in linea con gli obiettivi strategici 2020 fissati dall’Organo Amministrativo , recepiti dal RPCT e che si riportano di seguito, le attività a rischio sono state individuate partendo da quanto già espressamente specificato nell’art. 1, comma 16, della Legge n. 190/2012, allargandone la platea in funzione delle specifiche competenze della Catanzaro Servizi S.p.A.
Obiettivi strategici fissati in materia di Corruzione e Trasparenza:
Come stabilito dal Piano 2019 vengono evidenziate le attività e mappati i processi individuati come ambiti della Società potenzialmente più sensibili ai fenomeni corruttivi:
Aree di rischio
Processi
Ufficio Acquisti che riceve le domande degli interessati all’iscrizione all’Albo Fornitori, ne controlla i requisiti ed aggiorna l’Albo ogni 6 mesi.
Attualmente il Referente è il dipendente Carmine Capellupo.
Ufficio Affari Generali che riceve le domande degli interessati all’iscrizione alla short list, controlla i requisiti e procede nel caso di nuove richieste di iscrizione all’aggiornamento dell’Albo trimestralmente.
Attualmente il Referente del Servizio è il dipendente Silipo Gianluca.
Predisposizione e pubblicazione dei Bandi per assunzione o manifestazione di interesse in casi di progressioni di carriera per dipendenti interni alla Società.
Nomina della Commissione
Amministratore Unico per i processi decisionali.
Le attività suddette sono disciplinate per legge nazionale dal Regolamento di Polizia mortuaria .
Accesso Richiesto
7. - VALUTAZIONE DEL RISCHIO
I criteri per la valutazione dell’esposizione al rischio di eventi corruttivi avendo già lavorato alla mappatura sono definiti secondo la vecchia metologia quantitativa, per quest'anno si è mantenuta la precedente impostazione, ma che da subito si comincerà a lavorare alla nuova metologia, sulla base di indicatori di rischio (key risk indicators) in grado di fornire indicazioni sul livello di esposizione al rischio del processo o delle attività.
Dalla misurazione dei singoli indicatori si perviene ad una valutazione complessiva del livello di esposizione al rischio associabile all’oggetto di analisi che, come disposto dal PNA 2019 , deve fare riferimento non alla media delle valutazioni dei singoli indicatori , ma al valore più alto nella stima dell’esposizione complessiva del rischio.
quale risultato degli indicatori presenti nella tabella successiva
Basso
Medio
Alto
TABELLA DI VALUTAZIONE LIVELLO DI ESPOSIZIONE AL RISCHIO
Attività/Processo Indicatori di rischio Livello di rischio Giudizio Sintetico
ALTO
favoritismi e clientelismi ;
presenza di interessi economici e benefici per i destinatari del processo,
discrezionalità decisionale.
Gli interessi economici e benefici dei destinatari del processo;
Le possibili situazioni di conflitti di interessi: (organo decisorio,componenti commissione d’esami);
La necessità di strumenti di trasparenza sostanziale nelle varie fasi del processo.
Accesso Richiesto
8. - TRATTAMENTO DEL RISCHIO
Identificazione delle misure;
Programmazione delle misure .
Si riportano nella seguente tabella le azioni preventive e le misure che la Società ha assunto e/o intende assumere per ognuno dei processi attualmente individuati nel presente piano:
Accesso Richiesto
9. - SCHEMA DI PROGRAMMAZIONE DELLE MISURE E TEMPISTICA DI ATTUAZIONE
Misure da assumere
Ufficio Responsabile
Indicatori di monitoraggio
Affidamento di lavori,servizi e forniture
Adozione di criteri di scelta improntati all’imparzialità e alla trasparenza;
Acquisizione preventiva della dichiarazione di insussistenza di cause di incompatibilità e inconferibilità con successiva verifica annuale e contestuale pubblicazione dell’atto di conferimento dell’incarico
Tenere conto del principio di rotazione degli affidamenti
(Tempestivo)
Verifica nelle fasi di affidamento del rispetto del Regolamento per
l’acquisizione di beni e servizi.
(Tempestivo)
Verifica dell’insussistenza di situazioni anche potenziali, di conflitto di interessi.
(Tempestivo)
- Controllo a campione sui provvedimenti con verifica di regolarità amministrativa;
(Semestrale)
- Rispetto del principio di rotazione nella fase di assegnazione degli incarichi;
(Tempestivo)
Pro tempore
Ufficio Affari Generali che a diretto contatto con l’Amministrare Unico stipula i contratti dopo verifica di regolare iscrizione del consulente/collaboratore all’Albo dei Professionisti esterni. Eccezionalmente per particolari incarichi e con scelta motivata possono essere conferiti incarichi a professionisti non iscritti all’Albo.
Responsabile Prevenzione della Corruzione e Trasparenza
Amministratore Unico
Responsabile Della Prevenzione Corruzione e Trasparenza (RPCT)
Marisa Silipo
Misure di controllo
Misure di rotazione
Misure di regolamentazione
Misure di controllo
Misure di rotazione
(Tempestivo)
Assicurare la trasparenza , l’imparzialità nelle varie fasi del processo di assunzione o promozione: ricezione delle domande , pubblicazione degli avvisi- scelta della commissione
(Tempestivo)
Ufficio del personale il cui referente è il dipendente Giuseppe Arnò.
Responsabile Prevenzione Corruzione e Trasparenza (Dipendente Marisa Silipo)
Misure di controllo
(Tempestivo)
Effettuare i controlli sulla gestione amministrativa delle pratiche presentate per l’assegnazione dei loculi evitando forme di favoritismi
(Annuale)
Amministratore Unico
Responsabile Prevenzione della Corruzione e Trasparenza
Dipendenti del servizio cimiteriale.
Misure di controllo
Accesso Richiesto
10. - MONITORAGGIO
Si riconosce all’attività di monitoraggio un ruolo strategico nell’ambito del sistema anticorruzione, che deve espletarsi attraverso l’acquisizione del maggior numero di informazioni provenienti dalle attività più a rischio per la Società e che viene a configurarsi come principale strumento di presidio dell’azione amministrativa.
Le attività più sensibili dell’azienda sono monitorate annualmente ed i relativi dati informativi trasmessi dai responsabili/referenti dei singoli servizi, e dall’Amministratore Unico al R.P.C.T. segnalando le eventuali criticità ed avanzando proposte operative. Delle stesse il R.P.C.T. terrà conto nella adozione della propria relazione annuale.
Il monitoraggio permetterà di acquisire una visione sistemica complessiva della gestione della Società e faciliterà la diffusione di prassi lavorative aggiornate ed adeguate rispetto a tutte le necessità, sia operative che di riscontro alle svariate prescrizioni normative.
Sarà definito, entro l’anno in corso, un sistema di monitoraggio attraverso sistemi informatici, al fine di mantenere traccia del processo oltre che permettere al R.P.C.T. di verificare lo stato di avanzamento delle informazioni presso i competenti responsabili ed intraprendere le necessarie iniziative in caso di ritardo.
Si riportano nel seguente modello le informazioni di tipo generale (riferite alla gestione dell’ufficio di appartenenza) e di tipo specifico (riferite alla tipologia degli atti o dei procedimenti di competenza) che ciascun responsabile/referente deve comunicare al R.P.C.T. al fine dell’attivazione delle azioni di controllo sulle attività a più elevato rischio di corruzione che la Società ha individuato nel presente piano:
al conferimento di incarichi di collaborazione e consulenza
Accesso Richiesto
11. - TUTELA DEI DIPENDENTI CHE SEGNALANO ILLEGITTIMITA’
Tutti i destinatari del Piano sono tenuti a segnalare immediatamente al R.P.C.T. qualunque episodio di illegittimità di cui dovesse venirne a conoscenza, sia diretta che indiretta; nel caso la segnalazione sia stata effettuata al responsabile del servizio o dell’attività, lo stesso deve trasmettere immediatamente la segnalazione ricevuta al R.P.C.T.
L’identità dei dipendenti che segnalano episodi di illegittimità non viene resa nota, fatti salvi i casi in cui ciò è espressamente previsto dalla normativa.
Gli spostamenti ad altre attività di tali dipendenti devono essere adeguatamente motivati e si deve dare dimostrazione che essi non sono connessi, neppure in forma indiretta, alle denunce presentate.
I dipendenti che segnalano episodi di illegittimità devono essere tutelati dall’azienda rispetto ad ogni forma di mobbing.
A tal fine è stata messa a punto una procedura informatica che consentirà di rispondere alle previsioni normative introdotte con la specifica Legge n. 179 del 30/11/2017, unitamente alla relativa formazione ed informazione di tutto personale della Società tenutasi nelle giornate del 19 luglio e 26 settembre 2018, facendo espresso riferimento ai doveri del dipendente alla segnalazione di eventuali situazioni illecite apprese durante la propria attività lavorativa, richiamati dal “Codice di comportamento” trasmesso.
Accesso Richiesto
12. - ROTAZIONE DEI RESPONSABILI E DEL PERSONALE
Nei provvedimenti con cui l’Amministratore Unico dispone il conferimento degli incarichi di coordinamento delle attività a più elevato rischio di corruzione si tiene conto del principio della rotazione in aggiunta a quelli già previsti dal legislatore. Tale criterio si applica con cadenza almeno quinquennale.
Solamente nel caso in cui la Società dimostri l’impossibilità di dare corso all’applicazione del principio della rotazione e, nelle more della ricerca di idonee soluzioni alternative, può essere conferito per un breve periodo lo stesso incarico. Tale decisione è assunta dall’Amministratore Unico su proposta del R.P.C.T.
Il personale utilizzato nelle singole attività individuate a più elevato rischio di corruzione viene fatto ruotare con cadenza di norma triennale.
Solamente nel caso in cui l’azienda dimostri l’impossibilità di dare corso all’applicazione del principio della rotazione e, nelle more della ricerca di idonee soluzioni alternative, il dipendente può continuare ad essere utilizzato per un breve periodo nella stessa attività. Tale decisione è assunta dal R.P.C.T. su proposta del responsabile del settore in cui si svolge tale attività.
Accesso Richiesto
13. - IL RESPONSABILE ANTICORRUZIONE
Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione è la dipendente Sig.ra Marisa Silipo (quadro aziendale), nominato con Determinazione dell’Amministratore Unico n. 9 del 01/12/2017 e prorogato con Determinazione dell’Amministratore Unico n. 30 del 29/11/2019.
Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione:
1) Predispone un sistema di prevenzione della corruzione e verifica della tenuta del sistema al fine di contenere fenomeni di cattiva amministrazione;
2) propone il Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione entro il 31 dicembre di ogni anno;
3) predispone, adotta e pubblica sul sito internet ed invia al Comune di Catanzaro, all’Amministratore Unico, al Collegio Sindacale entro il 31 dicembre di ogni anno la relazione sulle attività svolte in materia di prevenzione della corruzione;
4) individua, previa proposta dei responsabili, il personale da inserire nei programmi di formazione;
5) procede con proprio atto alle azioni correttive per l'eliminazione delle criticità, sentiti i responsabili dei servizi.
Al fine di prevenire e controllare il rischio derivante da possibili atti di corruzione il R.P.C.T, in qualsiasi momento, può richiedere ai dipendenti che hanno istruito e/o adottato un provvedimento finale di dare per iscritto adeguata motivazione circa le circostanze di fatto e le ragione giuridiche che sottendono all’adozione del provvedimento.
Il R.P.C.T. può in ogni momento verificare e chiedere delucidazioni per iscritto e verbalmente a tutti i dipendenti su comportamenti che possono integrare anche solo potenzialmente il rischio di corruzione e illegalità.
E’ auspicabile, come ritenuto dall’A.N.A.C., che l’organo di indirizzo adotti misure organizzative tali da garantire l’adeguato supporto al R.P.C.T. rispetto ai compiti da svolgere, sia in termini di risorse umane che di mezzi tecnici in dotazione.
Accesso Richiesto
14. - I RESPONSABILI ED I DIPENDENTI
I responsabili ed i dipendenti devono astenersi, ai sensi dell'art. 6-bis della Legge n. 241/1990 e del DPR n. 62/2013, in caso di conflitto di interessi, anche potenziale, segnalando tempestivamente per i dipendenti al proprio responsabile e per i responsabili al R.P.C.T. ogni situazione di conflitto.
Si rammenta ancora che l’art.8 del D.P.R.62/2013 prevede un dovere di collaborazione dei dipendenti nei confronti del RPCT, dovere la cui violazione è sanzionabile disciplinarmente .
I responsabili provvedono ad informare tempestivamente il R.P.C.T. in merito al mancato rispetto delle procedure e riguardo a qualsiasi altra anomalia accertata, costituente la mancata attuazione del presente piano, proponendo l’adozione delle azioni necessarie per eliminarle oppure,ove rientri nelle proprie dirette competenze,provvedere alla loro tempestiva eliminazione.
I responsabili monitorano, anche con controlli sorteggiati a campione tra i dipendenti adibiti alle attività a rischio di corruzione, i rapporti aventi maggior valore economico tra l'azienda e i soggetti che con la stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinità sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i dipendenti dell'azienda.
I responsabili ricevono apposite direttive dal R.P.C.T. e predispongono la compilazione del modello da presentare con cadenza periodica allo stesso, come indicato al punto 5. Monitoraggio.
Accesso Richiesto
15. - I REFERENTI
Per ogni singola attività, che dovesse risultare per qualsiasi motivo priva della figura del responsabile, il R.P.C.T. può individuare, o avocare a se tale compito, un dipendente, avente un profilo professionale idoneo, come referente per la prevenzione della corruzione.
I referenti:
- concorrono alla definizione di misure idonee a prevenire e contrastare i fenomeni di corruzione e a controllarne il rispetto da parte dei dipendenti del settore;
- forniscono le informazioni richieste dal soggetto competente per l’individuazione delle attività nell’ambito delle quali è più elevato il rischio corruzione e formulano specifiche proposte volte alla prevenzione del rischio medesimo;
- provvedono al monitoraggio delle attività nell’ambito delle quali è più elevato il rischio corruzione svolte nel settore, disponendo, con provvedimento motivato, o proponendo al R.P.C.T. la rotazione del personale nei casi di avvio di procedimenti penali o disciplinari per condotte di natura corruttiva.
Accesso Richiesto
16. - FORMAZIONE DEL PERSONALE
Al fine di garantire la formazione e l’aggiornamento del R.P.C.T., dei responsabili, dei referenti e del personale viene adottato annualmente, nell’ambito del piano della formazione, uno specifico programma.
Nel corso degli anni 2020, 2021 e 2022 verranno effettuate attività di formazione ed aggiornamento per i responsabili e per i dipendenti utilizzati nella attività a più elevato rischio di corruzione sulle novità eventualmente intervenute e sulle risultanze delle attività svolte nella Società in applicazione del Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (P.T.P.C.T).
Verranno ugualmente programmate delle giornate di approfondimento sui regolamenti aziendali in vigore nonché sul codice etico: in alternativa possono essere diramate note informative interne a tutto il personale interessato.
L’azienda garantisce, con riferimento alla concreta applicazione del principio di rotazione, una adeguata formazione ai responsabili cui vengono assegnati nuovi incarichi ed ai dipendenti che vengono adibiti allo svolgimento di altre attività.
Il R.P.C.T: sovrintende alla programmazione delle attività di formazione, alla individuazione dei soggetti impegnati ed alla verifica dei suoi risultati effettivi.
Accesso Richiesto
17. - ALTRE DISPOSIZIONI
Integrano il presente documento, oltre ovviamente la parte riguardante la trasparenza, gli obblighi di comportamento dei dipendenti di cui al CCNL applicato dalla Società, eventuali accordi integrativi aziendali, il regolamento degli acquisti, il regolamento per il reclutamento del personale, il “Codice di comportamento dei dipendenti del Comune di Catanzaro” già consegnato a tutto il personale, il regolamento per la disciplina degli incarichi di consulenza ed ogni altra documentazione societaria, successivamente adottata, che ne farà espresso riferimento.
In considerazione della raccomandazione da parte dell’A.N.A.C., contenute nelle Linee Guida di cui alla Deliberazione n. 1134 del 08/11/2017, in relazione all’adozione di un “modello 231”, la Società ha già ricevuto una proposta di progettazione di un modello di organizzazione, completo dell’assunzione di incarico di O.D.V., che è oggetto di valutazione, nonché di raffronto con altre anologhe offerte, in funzione dei costi da sostenere.
Accesso Richiesto
18. - SISTEMA DISCIPLINARE E RESPONSABILITA’
La mancata osservanza delle disposizioni contenute nel presente P.T.P.C. costituisce illecito disciplinare (art 1, comma 14, Legge n. 190/2012) ed il suo accertamento attiva il procedimento per l’applicazione delle sanzioni disciplinari della multa, della sospensione e del licenziamento, a seconda della gravità del caso.
Accesso Richiesto
19. - VERIFICA INSUSSISTENZA CAUSE DI INCONFERIBILITA’ , INCOMPATIBILITA’ E CONFLITTO D’INTERESSI
Per ciascun incarico dovrà essere rilasciata a cura dell’interessato l’apposita dichiarazione sull’inesistenza di cause ostative di inconferibilità , incompatibilità e conflitto d’interessi, potenziale o reale. Su tale documentazione, che resterà acquisita agli atti, dovrà essere attestata la verifica da parte dell’organo amministrativo che ha conferito l’incarico, che sarà oggetto di eventuale successivo approfondimento a campione da parte del R.P.C.T.
Accesso Richiesto
20. - TRASPARENZA
Il D.Lgs. n. 33/2013 impone di assicurare la trasparenza, intesa come la possibilità di accedere alle informazioni relative all’organizzazione ed alle attività delle pubbliche amministrazioni, al fine di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche, attraverso la pubblicazione dei dati sui relativi siti istituzionali.
I documenti e le informazioni oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi della normativa vigente sono pubblicati tempestivamente sul sito istituzionale della Società e sono mantenuti aggiornati.
Come già detto, tale documento costituisce un altro passaggio fondamentale nella costruzione e nello sviluppo della cultura della legalità nella Catanzaro Servizi S.p.A., volendo assicurare oltre che l’adempimento della normativa sulla trasparenza, l’applicazione dei principi di eguaglianza ed imparzialità.
Nella modifica del D.Lgs. n. 33/2013, intervenuta con il D.Lgs. n. 97/2016, all’art.10 viene abrogato il previsto Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità, che tutte le amministrazioni dovevano predisporre e aggiornare annualmente, indicando tutte le iniziative previste per garantire la trasparenza, la legalità e l’integrità.
Il nuovo comma 1 prevede che sia inserita un’apposita sezione nel P.T.P.C., in cui ogni amministrazione indichi i responsabili della trasmissione e della pubblicazione dei documenti, delle informazioni e dei dati richiesti dalla normativa, nel rispetto dei vincoli in materia di segreto di Stato, di segreto d'ufficio e di protezione dei dati personali.
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21. - SOGGETTI RESPONSABILI DELL’ATTUAZIONE DELLA TRASPARENZA E PUBBLICITA’
Il Responsabile della Trasparenza, individuato nel dipendente, Sig.ra Marisa Silipo (quadro aziendale), coordina gli interventi e le azioni relative alla trasparenza e svolge attività di controllo sull’adempimento degli obblighi di pubblicazione, segnalando gli esiti di tale controllo anche al Collegio Sindacale. In particolare sarà preposto a:
- controllare e assicurare la regolare attuazione dell'accesso civico;
- controllare sul corretto adempimento da parte della Società degli obblighi di pubblicazione;
- svolgere stabilmente un'attività di controllo sull'adempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente;
- assicurare la completezza, la chiarezza e l'aggiornamento delle informazioni pubblicate;
- segnalare all'organo amministrativo ed all’ANAC, i casi di mancato o ritardato adempimento degli obblighi di pubblicazione, ai fini dell’attivazione del procedimento disciplinare e delle altre forme di responsabilità;
- provvedere all'aggiornamento annuale delle misure per la Trasparenza;
- curare l’istruttoria per l’applicazione delle sanzioni di cui all’art. 47 del D.Lgs. n. 33/2013. L’attuazione delle misure per la Trasparenza rientra tra i doveri d’ufficio dei Responsabili degli uffici, che devono garantire il tempestivo e regolare flusso delle informazioni da pubblicare ai fini del rispetto dei termini stabiliti dalla legge: a tal fine la Catanzaro Servizi S.p.A. individua nei Responsabili dei Servizi o delle attività amministrative i Responsabili della Pubblicazione dei dati.
Essi devono curare la completezza, la tempestività, la conformità ai documenti originali in possesso della Società ed adempiere agli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa, garantendo il tempestivo e regolare flusso delle informazioni da pubblicare ai fini del rispetto dei termini stabiliti dalla legge. La pubblicazione deve essere mantenuta per un periodo di cinque anni all’interno della sezione “Società Trasparente” del sito della Società ed avviene sotto la diretta responsabilità del Responsabile del Servizio o dell’Ufficio a cui afferisce la materia o l’argomento che necessità di pubblicazione.
I dati e tutto il materiale oggetto di pubblicazione deve essere prodotto e inserito in formato aperto o in formati compatibili alla trasformazione in formato aperto.
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22. - GIORNATE DELLA TRASPARENZA
Annualmente la Catanzaro Servizi S.p.A. realizzerà una Giornata della Trasparenza.
Durante tale giornata verranno illustrate ai cittadini ed ai soggetti portatori di interessi (cosiddetti stakeholder) le iniziative assunte dall’azienda ed i risultati dell’attività amministrativa nei singoli settori, con particolare rilievo a quelli che hanno valenza esterna.
Dello svolgimento di tale attività e dei suoi esiti verrà data ampia notizia tramite il sito internet.
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23. - TEMPI DI ATTUAZIONE
L’attuazione degli obiettivi previsti per il triennio si svolgerà entro le date previste con la seguente programmazione:
Anno 2020
- Proposta di aggiornamento del Programma per la Trasparenza entro 31 dicembre 2020;
Anno 2021
- Proposta di aggiornamento del Programma per la Trasparenza entro 31 dicembre 2021;
Anno 2022
- Proposta di aggiornamento del Programma per la Trasparenza entro 31 dicembre 2022.
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24. - ACCESSO CIVICO
Il D.Lgs. n. 97/2016 nel modificare il D.Lgs. n. 33/2013, ha disciplinato anche un nuovo accesso civico, molto più ampio di quello previsto dalla precedente formulazione, non sottoponendo la richiesta ad alcuna limitazione rispetto alla legittimazione soggettiva del richiedente ed alla motivazione. La richiesta di accesso civico nel rispetto dei limiti dalla normativa è gratuita salvo il rimborso del costo effettivamente sostenuto e documentato dall’amministrazione per la riproduzione su supporti materiali.
Nei casi di accesso civico di documenti e/o informazioni oggetto di pubblicazione obbligatoria, il Responsabile della Trasparenza provvederà alla loro immediata pubblicazione ed alla trasmissione degli stessi o del link presente nella sezione “Società Trasparente” ove sono stati pubblicati al richiedente entro 30 giorni; in caso di diniego esso va comunicato entro il medesimo termine di 30 giorni. Nei casi di accesso civico il responsabile dell’ufficio che detiene le informazioni o i documenti oggetto di accesso, provvederà ad istruire la pratica, informando preliminarmente eventuali controinteressati che possono formulare la propria opposizione entro 10 giorni. Laddove sia stata presentata opposizione e la Società decida comunque di accogliere l’istanza, vi è l’onere di darne comunicazione al controinteressato e gli atti o dati verranno materialmente trasmessi al richiedente non prima di 15 giorni da tale ultima comunicazione. Il procedimento di accesso civico deve sempre concludersi con provvedimento espresso e motivato:
Si prevede la redazione, entro l’anno in corso, di un apposito regolamento sull’accesso da adottare e pubblicare sul sito web aziendale, come pure l’istituzione del registro delle istanze di accesso presentate.
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25. - ACCESSO CIVICO “GENERALIZZATO”
“ FOIA – Freedom Of Information Act ” (Art. 5, co.2, D.Lgs. 14/03/13 n.33)
Definizione di “Accesso Civico Generalizzato”: L'art. 5, co. 2, del D.Lgs. n. 33/2013, come modificato e integrato dal D.Lgs.n.97/2016,disciplina la nuova forma di diritto di accesso civico definito"generalizzato", introdotto allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche e di promuovere la partecipazione al dibattito pubblico.
Tale diritto, esercitabile da chiunque e non sottoposto ad alcuna limitazione quanto alla legittimazione soggettiva del richiedente, consente di accedere ai dati e ai documenti, detenuti dalle società in controllo pubblico, ulteriori rispetto a quelli assoggettati all’obbligo di pubblicazione, nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi giuridicamente rilevanti, secondo quanto previsto dall'articolo 5-bis dello stesso decreto.
Modalità per l’esercizio del diritto d’accesso civico generalizzato: la richiesta di "accesso generalizzato" non richiede motivazione e potrà essere inoltrata utilizzando l'apposito modulo di seguito riportato.
Tale modulo, debitamente compilato e sottoscritto dal richiedente, deve essere accompagnato da una copia del documento di identità in corso di validità del soggetto richiedente, e potrà essere trasmesso:
- a mezzo posta elettronica all'indirizzo: czservizi@pec.it
Il rilascio elettronico di dati o documenti già detenuti dall'Azienda in formato elettronico è gratuito. Il rilascio in copia di documenti detenuti dall'Azienda in formato cartaceo ovvero la loro trasposizione in formato elettronico sono assoggettati al rimborso del costo effettivamente sostenuto dall'Azienda per la riproduzione.
L'Azienda è tenuta a dare riscontro con un provvedimento espresso, a cura del Responsabile competente dell’accesso, entro il termine di 30 giorni dalla data di ricezione dell’istanza al Protocollo Generale di Catanzaro Servizi Spa.
Tale termine può essere sospeso, nel caso siano individuati soggetti contro interessati, fino al loro pronunciamento che può avvenire al massimo entro 10 giorni dall’avviso di accesso comunicato loro.
In caso di diniego totale o parziale o di mancato riscontro entro i termini previsti, il richiedente può presentare “ istanza di riesame”, con apposito modulo allegato, al Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) della Catanzaro Servizi Spa, che decide con provvedimento motivato entro 20 giorni, al seguente indirizzo:
czservizi@pec.it
Ricorso al Tribunale Amministrativo regionale: Avverso la decisione del Responsabile competente o, in caso di richiesta di riesame, avverso quella del RPCT, il richiedente può proporre ricorso al TAR ai sensi dell’art. 116 del codice del processo amministrativo di cui al D.Lgs. N. 104 del 2/7/2010.
Si prevede, entro l’anno in corso , l’istituzione del registro delle istanze di accesso presentate.
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