AMA Rozzano S.p.A |
INTEGRAZIONE CON IL MODELLO ORGANIZZATIVO INTERNO 231
AMA Rozzano Spa ha adottato il MODELLO ORGANIZZATIVO INTERNO come previsto dal D.LGS 8 giugno 2001, N. 231. Il Modello Organizzativo Interno del Gruppo Ama Rozzano S.p.A. è reperibile al sito internet www.amarozzano.it nella sezione “Società Trasparente” / “Disposizioni Generali” / ”Atti Generali” / “Atti Amministrativi Generali” o, per il download diretto del documento, al seguente link: https://www.spa33.it/(S(5tizoqnnqtuhzfp44aaidqn1))/AMAROZZANO/DocDownload/DocDownl oadPartial/25469?NomeCampo=IDDOCUMENTO Da aggiornare Il PNA 2013 specifica (par. 3.1.1.) che gli enti di diritto privato in controllo pubblico, di livello nazionale o regionale/locale “sono tenuti ad introdurre e ad implementare adeguate misure organizzative e gestionali”... “per evitare inutili ridondanze qualora questi enti adottino già modelli di organizzazione e gestione del rischio sulla base del D.lgs. n. 231 del 2001 nella propria azione di prevenzione della corruzione possono fare perno su essi, ma estendendone l’ambito di applicazione non solo ai reati contro la pubblica amministrazione previsti dalla L. n. 231 del 2001 ma anche a tutti quelli considerati nella Legge n. 190 del 2012, dal lato attivo e passivo, anche in relazione al tipo di attività svolto dall’ente (società strumentali/ società di interesse generale). “Tali parti dei modelli di organizzazione e gestione, integrate ai sensi della Legge n. 190 del 2012 e denominate Piani di prevenzione della corruzione, debbono essere trasmessi alle amministrazioni pubbliche vigilanti ed essere pubblicati sul sito istituzionale. Gli enti pubblici economici e gli enti di diritto privato in controllo pubblico, di livello nazionale o regionale/locale devono, inoltre, nominare un responsabile per l’attuazione dei propri Piani di prevenzione della corruzione, che può essere individuato anche nell’organismo di vigilanza previsto dall’art. 6 del D.lgs. n. 231 del 2001. La principale azione prevista nel triennio 2025-2027 è pertanto rappresentata dalla continua azione di integrazione del MOG 231 con le previsioni del PTPCT e, conseguentemente, dall’interlocuzione periodica tra RPCT ed Organismo di Vigilanza. Anche sulla base di tali presupposti si è proceduto ad una riorganizzazione della programmazione della strategia di prevenzione della corruzione per le società del gruppo. Questo piano comprenderà gli obblighi in tema di prevenzione collegati anche alle società strumentali controllate da AMA Rozzano S.p.A. Ama Sport verrà, dunque, considerata integrata al modello di prevenzione componendo un unico PTCPT per tutte le società. Commenti
A. INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE
Attestazione pubblicazione sul sito istituzionale delle precedenti edizioni del Piano Triennale per la prevenzione della corruzione: Commenti
B. PROCESSO DI REDAZIONE E APPROVAZIONE DEL PTPCT
La finalità Le Aziende Pubbliche operano a seguito dell’approvazione del Piano Nazionale Anticorruzione e delle successive integrazioni normative per procedere alla stesura ed alla approvazione del Piano. La proposta di Piano è predisposta dal Responsabile per la prevenzione della corruzione, con adeguato supporto esterno. Qualora nell’Azienda Pubblica fosse commesso un reato di corruzione, accertato con sentenza passata in giudicato, il Responsabile per la prevenzione sarà chiamato a risponderne personalmente, salvo poter dimostrare di aver predisposto, prima della commissione del fatto, il Piano e di aver vigilato sulla sua applicazione ed osservanza. Il Piano costituisce uno strumento agile volto all'adozione di misure organizzative preordinate ad evitare fenomeni di corruzione nella amministrazione pubblica per i quali si introduce una nuova attività di controllo, assegnata dalla Legge 190/2012 al Responsabile dell’Anticorruzione. Il Piano che si propone è stato costruito in maniera tale da determinare il miglioramento delle pratiche amministrative attraverso la promozione dell'etica nella PA, evitando la costituzione di illeciti e comportamenti che in qualche maniera possano adombrare la trasparenza e la stessa correttezza della P.A. Finora, l'approccio più utilizzato nel combattere la corruzione in Italia è stato di tipo repressivo trascurando invece comportamenti di tipo preventivo; attraverso questo piano ci si propone di invertire questa tendenza per allinearsi anche ai modelli più avanzati d’Europa. Per centrare l’obiettivo, interagendo con la struttura sin dalla nascita degli atti, è essenziale recuperare la garanzia del controllo, infatti, la corruzione è agevolata quando il controllo manca del tutto, viene trascurato oppure è insufficiente. A detti scopi è essenziale, perciò, che si metta a punto un affidabile sistema di controllo Interno, individuando ex ante quali tra le attività svolte dai dipendenti siano particolarmente esposte al pericolo di corruzione, ed essere attenti nell’assunzione dei rimedi previsti dal Piano. Quest’ultimo sarà interpretato, sempre, come strumento generale di prevenzione e diffusione dell’etica, secondo i principi contemplati nell’art. Art. 97 della Costituzione. Resta bene inteso che per l’efficacia del Piano occorre la partecipazione di tutti gli attori, pubblici e privati, in primis dei collaboratori che dovranno dare operatività e attuazione al medesimo, in particolare alle indicazioni riportate nelle successive tabelle. Le fasi L’Organo Amministrativo approva, su proposta del RPCT, l’aggiornamento del Piano Triennale entro il 31 gennaio di ciascun anno, salvo diverso altro termine fissato dalla legge. Il Piano, una volta approvato, viene pubblicato in forma permanente sul sito internet istituzionale dell’Azienda in apposita sottosezione denominata “Società Trasparente\Altri contenuti\Corruzione”, sarà inoltre necessario inserire un collegamento tramite link a tale sezione in “Disposizioni Generali\Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza”. Il RPCT o un suo delegato provvede all’inserimento nella Piattaforma predisposta da ANAC di acquisizione dei Piani Triennali per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza dei contenuti del Piano Il coinvolgimento attivo degli organi di indirizzo politico amministrativo, del Personale dell’Azienda e degli altri stakeholder L’ORGANO AMMINISTRATIVO ● assicura il proprio coinvolgimento attivo in una o più fasi della redazione dello stesso, su sollecitazione del RPCT; ● formula gli obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza. Il RPCT provvede a stimolare gli attori coinvolti nel processo di redazione del Piano, attraverso opportune riunioni (con i Responsabili di Unità Organizzativa) e richieste di collaborazione e coinvolgimento dei pertinenti stakeholders attraverso una procedura aperta di consultazione per l'aggiornamento del Piano stesso. Per l’aggiornamento del presente Piano è stata testata una nuova forma di coinvolgimento partecipativo degli stakeholders che ha visto l’utilizzo della piattaforma “Partecipa33” sulla quale è stato caricato il testo integrale della bozza di aggiornamento. Attraverso appositi strumenti informatici è stato possibile (dal giorno 15/01/2025 al giorno 30/01/2025) – per i cittadini e gli stakeholders interessati – inviare richieste di modifica, integrazioni, suggerimenti ecc… agendo direttamente sul testo in visione. Il documento viene pubblicato in forma strutturata, cioè per singoli paragrafi. I cittadini, accedendo alla piattaforma, possono lasciare un commento o proporre una modifica o un suggerimento, relativamente ad ogni singolo paragrafo. Altri cittadini, oppure la stessa società, possono rispondere a quel commento, generando un vero e proprio dialogo costruttivo. Al termine del periodo di consultazione, il software permette di scaricare un report in formato pdf, con gli esiti della consultazione appena conclusa. Tale passaggio ha consentito di attivare un processo di approvazione e adozione del Il presente P.T.P.C.T. è stato messo in consultazione dal giorno XXX al giorno XXX Al termine della consultazione, ...... Gli esiti della consultazione sono riportati in allegato al presente Piano I Responsabili di Unità Organizzativa partecipano attivamente al processo di redazione e monitoraggio del Piano, assicurando la massima collaborazione e attestando l’adeguatezza della valutazione del rischio e delle misure specifiche di mitigazione dello stesso previste. Commenti
C. SISTEMA DI GOVERNANCE
I soggetti che concorrono alla prevenzione della corruzione all’interno del Gruppo Ama Rozzano e i relativi compiti e funzioni sono: Sottosezione Organo di indirizzo - Organo Amministrativo 1. designa il responsabile dell’Anticorruzione (art. 1, comma 7, della l. n. 190); 2. adotta il Piano della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza e i suoi aggiornamenti; 3. adotta tutti gli atti di indirizzo di carattere generale, che siano direttamente o indirettamente finalizzati alla prevenzione della corruzione; 4. propone lo stanziamento delle risorse economiche necessarie ad attuare il Piano, con un minimo di € 5.000,00/anno. Sottosezione RPCT: 1. elabora e propone all’organo Amministrativo il PTPCT; 2. svolge i compiti indicati nella circolare del Dipartimento della funzione pubblica n. 1 del 2013 e i compiti di vigilanza sul rispetto delle norme in materia di inconferibilità e incompatibilità (art. 1 L. n. 190 del 2012; art. 15 d.lgs. n. 39 del 2013); elabora la relazione annuale sull’attività svolta e ne assicura la pubblicazione (art. 1, comma 14, l. n. 190 del 2012); 3. svolge stabilmente un’attività di controllo sull'adempimento da parte dell'Azienda degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente; 4. assicura la completezza, la chiarezza e l'aggiornamento delle informazioni pubblicate sulla sezione Società Trasparente del sito del Gruppo Ama Rozzano; 5. segnala all’organo Amministrativo, all’Organismo di Valutazione, all’Autorità nazionale anticorruzione e, nei casi più gravi, all'ufficio di disciplina i casi di mancato o ritardato adempimento degli obblighi di pubblicazione; 6. riceve e gestisce le richieste di accesso civico semplice e generalizzato di cui agli artt. 5 e 5 bis del d.lgs. 33/2013. Per il Gruppo AMA Rozzano S.p.A. (inclusa la controllata Ama Sport S.r.l. S.s.d.) è identificato nella figura del dipendente Dario Salvatore La Guardia, come da nomina dell’Amministratore Unico del 15/12/2020 (e del 20/12/2021 per Ama Sport S.r.l. S.s.d.), in virtù della riconosciuta competenza ed esperienza maturata negli anni. Il ruolo del RPCT è quello predisporre adeguati strumenti interni all’Ente per contrastare l’insorgenza di fenomeni corruttivi. n tale quadro, è escluso che al RPCT spetti accertare responsabilità e svolgere direttamente controlli di legittimità e di regolarità amministrativa e contabile. Sui poteri istruttori, e relativi limiti, in caso di segnalazioni di fatti di natura corruttiva, il RPCT può acquisire direttamente atti e documenti o svolgere audizioni di dipendenti nella misura in cui ciò consenta al RPCT di avere una più chiara ricostruzione dei fatti oggetto della segnalazione. Come già indicato dall’Autorità è da escludere, per evitare che vi siano situazioni di coincidenza di ruoli fra controllore e controllato, che il RPCT possa ricoprire anche il ruolo di componente o di presidente dell’Organismo di valutazione (NV). Sottosezione Referenti e Responsabili di Unità Organizzativa 1. svolgono attività informativa nei confronti del Responsabile per la prevenzione della corruzione e dell’autorità giudiziaria (art. 20 d.P.R. n. 3 del 1957; art.1, comma 3, l. n. 20 del 1994; art. 331 c.p.p.); 2. partecipano al processo di gestione del rischio; 3. propongono le misure di prevenzione; 4. assicurano l’osservanza del Codice di comportamento e verificano le ipotesi di violazione; 5. adottano le misure gestionali, quali l’avvio di procedimenti disciplinari, la sospensione e rotazione del personale; 6. osservano le misure contenute nel PTPCT (art. 1, comma 14, della l. n.190 del 2012). Vista la ridotta complessità organizzativa della Società, la diretta interlocuzione tra RPCT e Uffici è considerata il mezzo più efficace per la raccolta delle informazioni utili alla gestione della prevenzione della corruzione. I Responsabili di Unità Organizzativa/referenti sono pertanto tenuti a collaborare con il RPCT 1. nella definizione dell'analisi del contesto esterno; 2. nella mappatura dei processi; 3. nell'identificazione degli eventi rischiosi; 4. nell'analisi delle cause; 5. nella valutazione del livello di esposizione al rischio dei processi; 6. nella identificazione e progettazione delle misure. 7. nel monitoraggio della strategia anticorruttiva definita con il presente PTPCT 8. nel monitoraggio delle misure specifiche programmate attraverso la mappatura dei processi, di propria competenza 9. nel monitoraggio delle misure generali, fornendo informazioni, dati e relazioni ove richiesto, per verificare l’effettiva applicazione delle misure di contenimento programmate con il presente PTPCT Sottosezione RASA - Responsabile dell’Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti Quale ulteriore misura organizzativa di trasparenza in funzione di prevenzione della corruzione, e ai sensi di quanto disposto dall’articolo 33-ter del Decreto Legge del 18 ottobre 2012 n. 179, AMA Rozzano ritiene di attribuire il ruolo di RASA all’Amministratore Unico, Giuseppe Coniglio, per lo svolgimento delle funzioni previste dalle norme ad oggi vigenti. Sottosezione tutti i dipendenti del Gruppo Ama Rozzano: 1. partecipano al processo di gestione del rischio; 2. osservano le misure contenute nel PTPCT. (art. 1, comma 14, della l. n. 190 del 2012); 3. segnalano le situazioni di illecito; 4. segnalano casi di personale conflitto di interessi (art. 6 bis l. n. 241 del 1990; artt. 6 e 7 Codice di comportamento DPR 62/2013). 5. collaborano nelle attività di monitoraggio della strategia anticorruttiva definita con il presente PTPCT Sottosezione collaboratori a qualsiasi titolo dell’amministrazione: 1. osservano le misure contenute nel PTPCT; 2. segnalano le situazioni di illecito; 3. sottoscrivono il loro impegno ad osservare il Codice di comportamento e il Codice Etico del Gruppo Ama Rozzano; 4. producono le autocertificazioni di assenza cause di inconferibilità e incompatibilità eventualmente necessarie; 5. producono gli elementi necessari ad attestare l’assenza di conflitti di interesse con Ama Rozzano. Commenti
LE RESPONSABILITÀ
Del RPCT Una doverosa quanto necessaria precisazione va fatta in merito all’attribuzione del ruolo di RPCT all’interno del Gruppo Ama Rozzano. Il ruolo di RPCT è stato assegnato ad un dipendente, quindi non ad una figura un apicale, in quanto una soluzione differente sarebbe stata incompatibile con le responsabilità in capo all’unico Dirigente del Gruppo, ai Procuratori Speciali ed alla maggior parte dei responsabili dei servizi. Per il ruolo di RPCT è, dunque, stato individuato il dipendente Dario Salvatore La Guardia, già addetto alla trasparenza in supporto al precedente RPCT, per via della consolidata esperienza oltre al know-how maturati nel settore. Un ulteriore avvicendamento nel ruolo è comunque previsto, non entro fine del 2024, sia per Ama Rozzano che per Ama Sport. Nel Gruppo Ama Rozzano il RPCT svolge, in forza delle disposizioni normative e del PNA 2022, in autonomia e senza il supporto di alcuna struttura operativa, le seguenti attività: - Si fa promotore dell’attuazione di tutte le attività volte all’ottemperanza di quanto previsto in materia di trasparenza amministrativa; - Aiuta tutto il personale dipendente di Ama Rozzano ed Ama Sport, fornendo consulenza, supporto e suggerimenti, affinché sia raggiunta la completa attuazione delle norme in materia di trasparenza; - Organizza incontri periodici e riunioni con i responsabili di settore e con gli uffici; - Redige ed applica, annualmente, il piano per la formazione in materia di anticorruzione e trasparenza e fornisce supporto per il corretto utilizzo della piattaforma all’uopo dedicata; - Elabora, sulla base dello scadenziario annuale degli adempimenti in materia di trasparenza, il timetable operativo, lo comunica ai responsabili di settore e monitora costantemente il rispetto delle scadenze in materia di trasparenza: in particolare, verifica costantemente il rispetto degli adempimenti e delle scadenze. - Effettua periodicamente, con i singoli responsabili di settore, la ricognizione dei dati, dei documenti e di tutte le informazioni pubblicate sulla sezione “Società Trasparente” del sito internet istituzionale nelle diverse sezioni, verificandone correttezza, completezza oltre al rispetto di contenuti e scadenze previsti dalla normativa vigente oltre all’aderenza alle indicazioni fornite dall’Autorità Nazionale Anticorruzione; - elabora e propone all’Amministratore Unico, per l’approvazione, l’aggiornamento annuale del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza. Tale attività viene svolta con il supporto dei Responsabili di settore nella fase di audit e reperimento delle informazioni, mentre avviene in completa autonomamente la successiva fase redazionale; - Dall’approvazione e fino al nuovo aggiornamento, comunica ai Responsabili di Settore, le misure in tema di anticorruzione adottate e vigila sulla corretta e completa attuazione del Piano e delle misure in esso contenute; a tale scopo, il RPCT organizza una riunione mid-term con i Responsabili di settore per una ricognizione semestrale; A fronte dei compiti che la legge attribuisce al responsabile, sono previsti consistenti responsabilità in caso di inadempimento. In particolare all’art. 1, comma 8, della l. n. 190 e all’art. 1, comma 12, della l. n. 190. L’art. 1, comma 14, individua due ulteriori ipotesi di responsabilità: ● una forma di responsabilità dirigenziale a che si configura nel caso di: “ripetute violazioni delle misure di prevenzione previste dal piano”; ● una forma di responsabilità disciplinare “per omesso controllo”. Il PNA conferma le responsabilità del RPCT di tipo dirigenziale, disciplinare, per danno erariale e all’immagine della pubblica amministrazione in caso di commissione di un reato di corruzione, accertato con sentenza passata in giudicato, all’interno dell’amministrazione. Il RPCT può essere esentato dalla responsabilità ove dimostri di avere proposto un PTPCT con misure adeguate e di aver vigilato sul funzionamento e sull’osservanza dello stesso. In materia di Trasparenza e per le pubblicazioni di propria competenza, l'inadempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente (e il rifiuto, il differimento e la limitazione dell'accesso civico, al di fuori delle ipotesi previste dall'articolo 5‐bis,) costituiscono elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale del RPCT, eventuale causa di responsabilità per danno all'immagine dell’Azienda e sono comunque valutati ai fini della corresponsione della retribuzione di risultato e del trattamento accessorio collegato alla performance individuale. Il RPCT non risponde dell'inadempimento degli obblighi di cui sopra se prova che tale inadempimento è dipeso da causa a lui non imputabile. Procedura interna in caso di vacatio del RPCT In caso di assenza temporanea ed improvvisa del RPCT, l’Amministratore Unico, avvisato con comunicazione scritta dall’ufficio del personale, provvede tempestivamente a nominare un sostituto tra i dirigenti, i quadri ed i dipendenti (procedendo, per esclusione, in quest’ordine) in possesso dei requisiti previsti e, in seconda istanza, del know how, eventualmente maturato, indispensabili per il corretto svolgimento del ruolo. La procedura, come indicato, viene avviata dall’ufficio del personale che, all’occorrenza di un’assenza prolungata del RPCT – che sia o meno giustificata – ne dà tempestiva comunicazione all’Amministratore Unico che agirà in ottemperanza e nel rispetto di quanto previsto dal presente documento e di tutte le norme e le linee guida di riferimento (si veda anche quanto previsto nel PNA 2022). Dei dipendenti per violazione delle misure di prevenzione. Le misure di prevenzione e contrasto alla corruzione adottate e trasfuse nel PTPCT devono essere rispettate da tutti i dipendenti e, dunque, sia dal personale che dagli Apicali (Codice di comportamento); “la violazione delle misure di prevenzione previste dal piano costituisce illecito disciplinare” (art. 1, comma 14, l. n. 190). Dei Responsabili di Unità Organizzativa e collaboratori per omissione totale o parziale o per ritardi nelle pubblicazioni prescritte Ai sensi dell’art. 46 del d.lgs. 33/2013, l'inadempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente e il rifiuto, il differimento e la limitazione dell'accesso civico, al di fuori delle ipotesi previste dall'articolo 5-bis, costituiscono elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale, eventuale causa di responsabilità per danno all'immagine dell'amministrazione e sono comunque valutati ai fini della corresponsione della retribuzione di risultato e del trattamento accessorio collegato alla performance individuale dei responsabili. INDIVIDUAZIONE DEGLI O.I.V. O DELLA STRUTTURA ANALOGA E LORO FUNZIONI Il Gruppo Ama Rozzano S.p.A. non ha nominato un Organismo Indipendente di Valutazione e pertanto, limitatamente alle sue funzioni in materia di trasparenza ed all’attestazione sull’assolvimento degli obblighi di pubblicazione, si demandano le attività in questione al RPCT. Commenti
D. SISTEMA DI MONITORAGGIO
Il monitoraggio interno sull’attuazione del PTPCT viene svolto secondo le seguenti modalità: ● la responsabilità di monitoraggio è assegnata al responsabile per la prevenzione della corruzione nominato dall’organo Amministrativo; ● il monitoraggio è effettuato in coordinamento con i dipendenti dell’Azienda e i criteri adottati per il monitoraggio sono: o il rispetto delle scadenze previste dal Piano; o l’esecuzione delle misure correttive del rischio. ● il responsabile per la prevenzione della corruzione ogni anno, entro il 15 dicembre, o diversa data prevista da ANAC, predispone la relazione recante i risultati dell’attività svolta o attraverso il file excel messo a disposizione dall’ANAC, o attraverso la funzione “Monitoraggio” della Piattaforma ANAC di trasmissione PTPC e si occupa della sua pubblicazione dell’output in formato .pdf sul sito nella sezione “Società Trasparente”. Al fine di produrre un idoneo flusso di informazioni verso le amministrazioni che hanno costituito l’Azienda, il RPCT invia il PTPCT, le proprie relazioni annuali e ogni altra informazione richiesta in merito all’attuazione delle misure anticorruttive adottate. Attraverso interviste effettuate ai responsabili di servizio nel corso dell’anno 2024, si è proceduto alla verifica dello stato di attuazione delle misure programmate ed alla valutazione della loro efficacia. Durante tale fase, si è riscontrato che tutte le misure precedentemente programmate sono state attuate in tutto o in parte – in quest’ultimo caso perché considerate non sufficienti. Gli obiettivi Anticorruzione e Trasparenza sono invece monitorati e rendicontati nei documenti di consuntivazione obiettivi annuali. Gli esiti del monitoraggio effettuato nel corso dell’anno 2024 hanno prodotto informazioni utili a verificare l'efficacia delle misure e il loro impatto sull'organizzazione e gli stessi sono riportati nell’allegato “monitoraggio”. Poiché il monitoraggio ha rilevato l’efficacia del metodo utilizzato, anche per il 2025 si è deciso di continuare allo stesso modo. Commenti
E. COORDINAMENTO CON GLI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE
Il L’ORGANO AMMINISTRATIVO è chiamato a formalizzare gli obiettivi strategici di lotta e prevenzione della corruzione e trasparenza. Per il triennio di vigenza del presente PTPCT, si perseguiranno i seguenti obiettivi specifici: Obiettivi Strategici per la prevenzione della corruzione e trasparenza Approvati con comunicazione dell’Amministratore Unico al RPCT in data 16/01/2024 ● Proseguire nel percorso di rafforzamento ed implementazione dei processi di partecipazione, sia interna che esterna, necessari nella fase di predisposizione del Piano, attraverso il coinvolgimento attivo di tutti gli stakeholders; ● Proseguire nel percorso di mappatura dei processi con il metodo qualitativo, incrementando la mappatura attuale con ulteriori processi; ● Proseguire con il monitoraggio sull’attuazione delle misure di prevenzione programmate, revisionando ed apportando eventuali correzioni alle mappature delle annualità pregresse, al fine di eliminare le criticità ed elevare il livello qualitativo; ● Garantire adeguata formazione al personale sulle novità legislative e sui temi che risultino di particolare rilevanza, mirando a fornire, per mezzo di essa, adeguati strumenti di miglioramento in grado di prevenire fenomeni di cattiva gestione; ● Rafforzare il monitoraggio ed i controlli dei processi di fornitura, assicurando il massimo e puntuale rispetto del principio di trasparenza, anche prevedendo, laddove possibile, l'automazione dei flussi di alimentazione delle piattaforme in uso; ● Aumentare il livello di monitoraggio sullo stato di attuazione e sull'efficacia delle misure generali e specifiche, in modo da ottenere dati più precisi e garantire, così, una maggiore collaborazione con l'ANAC attraverso l'utilizzo della Piattaforma di acquisizione dei Piani Triennali per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza per l'elaborazione della Relazione annuale del RPCT per il prossimo anno; ● Rafforzare la programmazione delle misure generali di prevenzione del rischio corruttivo, con particolare attenzione al conflitto di interessi in materia di contratti pubblici e al pantouflage, in linea con le indicazioni del PNA 2022, aggiornando, di conseguenza, le procedure interne già previste; ● Verificare il grado di comprensione e di attuazione delle nuove misure previste dal nuovo Modello Organizzativo Interno, nelle attività quotidiane dei dipendenti di Ama Rozzano Commenti
F. ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO
L’analisi del contesto esterno rappresenta la prima e indispensabile fase del processo di gestione del rischio, attraverso la quale ottenere informazioni necessarie a comprendere come il rischio di corruzione possa manifestarsi all’interno dell’amministrazione per via della specificità dell’ambiente in cui la stessa opera in termini di strutture territoriali e dinamiche sociali, economiche e culturali. Rozzano è un comune della cintura milanese di 42.371 abitanti (30/11/2019) che si sviluppa sulla direttrice che collega la Città Metropolitana a Pavia. Fino agli anni Cinquanta il Comune contava circa 3.000 abitanti, con una economia prevalentemente agricola. L’unica realtà industriale era rappresentata dalla Société Anonyme Filatures de Schappe, la cui attività cessò già nel 1953, mentre la maggior parte della forza lavoro restava impiegata nel settore primario. All’inizio degli anni Sessanta, la realizzazione di nuove abitazioni e l’installazione nel territorio di piccole industrie e officine artigianali determinano il raddoppio della popolazione. Tuttavia, è nel periodo successivo che si assiste al vero boom demografico: la realizzazione di grandi condomini e la costruzione del quartiere IACP (Istituto Autonomo Case Popolari – oggi ALER) favorì il continuo aumento della popolazione, che nel 1972 contava già 34.457 abitanti, in larga misura immigrati dall’Italia meridionale. Oggi Rozzano conta 42.371 abitanti (30/11/2019), una superficie totale di 12,24 km² e una prevalenza di attività economiche terziarie particolarmente attive nel settore della grande distribuzione e dei servizi. Negli ultimi decenni sul territorio del comune di Rozzano, si sono insediate numerose imprese del settore secondario e terziario. La costruzione di numerosi ipermercati, banche, imprese e industrie, hanno offerto numerose possibilità di lavoro (molto elevata è la percentuale di addetti che operano nel settore commerciale circa il 28%) ed hanno favorito l’incremento demografico. In definitiva Rozzano è stata interessata da forti processi di trasformazione, sorretti in primo luogo dallo sviluppo delle attività commerciali e dei servizi, che tuttavia non hanno determinato un miglioramento significativo della dinamica occupazionale i cui livelli continuano ad essere inferiori a quelli nazionali e regionali. Dal punto di vista socio demografico pare utile riportare i dati elaborati in sede di predisposizione del Piano Triennale Socio Assistenziale vigente che pongono in raffronto la situazione del Comune di Rozzano (capofila) con gli altri comuni del distretto. Stato dell’ordine e della sicurezza: International dell’Associazione Il CPI 2022 Non Transparency Governativa (https://www.transparency.org/en/cpi/2022) colloca l’Italia al 41° posto, con un punteggio di 56. Dopo il balzo in avanti di 10 posizioni nel CPI 2021, l’Italia conferma il punteggio dello scorso anno e guadagna una posizione nella classifica globale dei 180 Paesi oggetto della misurazione. L’Indice di Percezione della Corruzione, elaborato annualmente da Transparency International, classifica i Paesi in base al livello di corruzione percepita nel settore pubblico, attraverso l’impiego di 13 strumenti di analisi e di sondaggi rivolti ad esperti provenienti dal mondo del business. Il punteggio finale è determinato in base ad una scala che va da 0 (alto livello di corruzione percepita) a 100 (basso livello di corruzione percepita). Il Report CPI 2022 mette in evidenza la forte correlazione tra corruzione, conflitti e sicurezza. La corruzione erode le risorse per il benessere comune, genera tensioni sociali, riduce la fiducia nei governi, crea terreno fertile per attività criminali, in definitiva minaccia la stabilità politica, sociale ed economica di un Paese. Con un punteggio medio di 66 su 100, l'Europa occidentale e l'Unione europea (UE) è ancora una volta la regione con il punteggio più alto nell'Indice di Percezione della Corruzione (CPI) e l’Italia è tra i paesi dell’area che hanno registrato maggiori progressi dal 2012 al 2022, nonostante resti ancora sotto la media del punteggio europeo. Il CPI 2022 conferma, infatti, l’Italia al 17° posto tra i 27 Paesi membri dell’Unione Europea. “Il punteggio ed il conseguente posizionamento del nostro Paese confermano l’Italia nel gruppo dei paesi europei in ascesa sul fronte della trasparenza e del contrasto alla corruzione. Un risultato frutto dell’applicazione delle misure normative in tema di prevenzione della corruzione adottate nell’ultimo decennio e dell’attenzione che su di essa ha riversato il decisore politico.” - ha commentato Iole Anna Savini, la Presidente di Transparency International Italia – “Il decisore politico dovrà mettere al centro della sua agenda i temi della trasparenza e della lotta alla corruzione: rafforzare i controlli, scongiurare i conflitti di interesse, promuovere la trasparenza definendo regole adeguate per il bilanciamento tra il diritto all’informazione e la sensibilità dei dati, regolare le attività di lobbying.” – conclude la Presidente. L'Italia ha beneficiato delle misure anticorruzione adottate nell'ultimo decennio, compreso un nuovo codice degli appalti che ha portato a una maggiore trasparenza. Tuttavia, la volatilità politica e le elezioni anticipate hanno gravemente ritardato i progressi su fondamentali capisaldi per la lotta alla corruzione: la regolamentazione del lobbying e il conflitto di interessi. “I progressi degli ultimi dieci anni non ci devono indurre ad abbassare l’attenzione” – dichiara Giovanni Colombo, il direttore di Transparency International Italia - “c’è ancora molto da fare in tema di anticorruzione ed alcune questioni rilevanti vanno risolte al più presto: la messa a disposizione del registro dei titolari effettivi e la regolamentazione del lobbying, temi tornati alla ribalta con le recenti lacune emerse a livello europeo e il nuovo codice appalti che sarà determinante per sostenere eticamente le realizzazioni del PNRR. Infine, oltre ad efficaci passi normativi, auspichiamo un aumento del livello di osservazione e partecipazione dei cittadini ai temi della trasparenza e dell’integrità, garanzia di attenzione generale e sprone per i miglioramenti attesi.” A livello globale, nel CPI 2022, la Danimarca rimane al vertice con 90 punti, seguita dalla Nuova Zelanda e dalla Finlandia con 87 punti, a seguire la Norvegia con 84 e Singapore e la Svezia con 83. In fondo alla classifica troviamo la Somalia con 12 punti, la Siria e il Sud Sudan con 13 punti, il Venezuela con 14 punti. In generale, la classifica trasversale che raggruppa le nazioni con un sistema di governo democratico registra un punteggio medio molto alto, pari a 70 punti; al contrario le autocrazie generano un punteggio medio molto basso, pari a 26 punti. Dal 2012 al 2022, solo 25 Paesi hanno compiuto progressi significativi, mentre ben 155 Paesi non ne hanno compiuti e alcuni hanno addirittura peggiorato il loro punteggio. Ama Rozzano, con l’approvazione dell’aggiornamento del presente Piano, si dà l’obbiettivo, per il prossimo aggiornamento 24-26, di approfondire le caratteristiche sociali ed economiche del settore specifico di intervento e di identificare, contestualmente, le relazioni esistenti con gli stakeholders e come queste influiscano sull’attività dell’Amministrazione (compreso il rischio che tali rapporto favoriscano l’insorgere di fenomeni corruttivi). Commenti
G. ANALISI DEL CONTESTO INTERNO
L'analisi del contesto interno focalizza e mette in evidenza i dati e le informazioni relative alla organizzazione alla gestione operativa dell'azienda in grado di influenzare la sensibilità della struttura al rischio corruzione. AMA Rozzano in coerenza con quanto previsto dall’art. 1, co. 9, della L. 190/12 e dall’art. 6, co. 2, del D.Lgs. 231/01, ha effettuato un’analisi della realtà organizzativa per individuare in quali aree o settori di attività e secondo quali modalità si potrebbero astrattamente verificare fatti corruttivi, con riferimento alla struttura organizzativa così come descritta nel Mod. 231 Nel corso del 2024 Ama Rozzano ha vissuto una nuova riorganizzazione dovuta alle elezioni straordinarie fissate per maggio 2025. Tale processo di riorganizzazione è ancora in corso, per cui nel prossimo triennio saranno definiti più chiaramente i ruoli e le responsabilità delle diverse figure aziendali a partire dall’approvazione, avvenuta nel corso del 2024 del Modello Organizzativo Interno Di seguito l’ultima versione grafica dell’organigramma aziendale. Commenti
La Holding e le attività rese.
IMPRESE CONTROLLATE ● AMA SPORT S.S.DIL SRL Cap. soc. € 100.000,00. Socio Unico: AMA ROZZANO Attività svolta: gestione impianti sportivi IMPRESE COLLEGATE ● AREA SUD MILANO SPA Cap. soc. € 516.457,00 Soci: Ama Rozzano, Comune di Locate Triulzi, Comune di Corsico, Comune di Pieve Emanuele, Comune di Cesano Boscone e Daneco Impianti spa. QUOTA SOCIETARIA DETENUTA DA AMA ROZZANO 40,97%; Nel mese di gennaio 2023 è stato acquistato da Ama Rozzano S.p.A. il 25% delle quote dalla società Daneco Impianti S.p.A. in liquidazione. Alla data della stesura del presente Piano non è ancora stato formalizzato il passaggio delle quote ad Ama Rozzano S.p.A. Attività svolta: raccolta e smaltimento rifiuti ● ARCO srl Cap. soc. € 54.615,00 Soci: Ama Rozzano: QUOTA SOCIETARIA DETENUTA 10% Comune di Pieve Emanuele: QUOTA SOCIETARIA DETENUTA 10% Comune di Lacchiarella: QUOTA SOCIETARIA DETENUTA 10% Società Cir Food: QUOTA SOCIETARIA DETENUTA 70% Attività svolta: ristorazione scolastica ALTRE IMPRESE GM GESTIONE MULTISERVICE QUOTA SOCIETARIA DETENUTA DA AMA ROZZANO 5,97% Quote in fase di cessione SETTORI DI INTERVENTO DI AMA ROZZANO: Ristorazione Collettiva Si tratta di un servizio erogato per conto del Comune di Rozzano e consiste nella fornitura di pasti agli alunni che frequentano le scuole del territorio, alle persone diversamente abili che frequentano i Centi Diurni “Balzo” e “Balzetto” oltre che agli anziani assistiti dal Comune. Ama Rozzano garantisce l’attività amministrativa attraverso l’ufficio Servizi alla Persona sito all’interno del Comune di Rozzano. Le attività erogate, come precisato nel contratto, si possono riassumere come di seguito specificato: - attività di fornitura e distribuzione di pasti agli studenti ed insegnanti delle scuole del Comune di Rozzano; - attività di iscrizione degli utenti al suddetto servizio; - attività di emissione delle fatture mensili agli utenti; - attività di riscossione dei pagamenti; - attività di recupero del credito. Gli utenti sono, circa, 2900. Le fatture agli utenti sono emesse con cadenza mensile per un totale di fatture annue 24. Le fatture possono essere pagate: - presso gli sportelli di Ama Rozzano (percentuale di incasso) 37%; - presso gli sportelli postali (percentuale di incasso) 50%; - con bonifico bancario (percentuale di incasso) 6%; - con RID (percentuale di incasso) 7%; Pasti a domicilio È un servizio destinato ad utenti non autosufficienti che, su segnalazione dei servizi sociali del Comune di Rozzano, ricevono i pasti a domicilio. Gli utenti sono circa 25. Le fatture agli utenti sono emesse con cadenza mensile per un totale di circa 350 fatture annue. Le fatture possono essere pagate: - presso gli sportelli di Ama Rozzano (percentuale di incasso) 37%; - presso gli sportelli postali (percentuale di incasso) 58%; con bonifico bancario (percentuale di incasso) 2%; con RID (percentuale di incasso) 3%; Il servizio di preparazione, distribuzione e somministrazione dei pasti è effettuato dalla Società ARCO S.r.l. posseduta al 10% da Ama Rozzano S.p.A. Igiene Ambientale Ama Rozzano gestisce, per conto del Comune di Rozzano, attraverso la Società partecipata Area Sud Milano, il servizio di igiene ambientale che consiste nella raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti. Ama Rozzano gestisce direttamente l’attività amministrativa che consiste nella gestione delle denunce di inizio, variazione e cessazione dei contribuenti tenuti al pagamento della TIA/TARES. Ama Rozzano gestisce, inoltre, l’emissione dei ruoli (avvisi di pagamento), gli incassi e l’attività di recupero crediti. Gli utenti sono: 19.800 Gli avvisi di pagamento sono emessi con cadenza annuale ed i pagamenti possono essere effettuati o in quattro rate trimestrali, o in un’unica soluzione. Gli avvisi di pagamento possono essere pagati: - presso gli sportelli di Ama Rozzano ( percentuale di incasso) 37%;- presso gli sportelli postali (percentuale di incasso) 32% - con bonifico bancario (percentuale di incasso) 13% - con RID (percentuale) 18% Gli incassi dai contribuenti relativi alla TIA/TARES, sono riversati al Comune. Ama, a mezzo bando pubblico, ha costituito Area Sud per gestione servizio rifiuti. COSAP/CIMP Ama Rozzano gestisce, per conto del Comune di Rozzano il canone occupazione suolo pubblico (COSAP) e l’imposta di pubblicità (CIMP). Il servizio della pubblicità consiste nell’affissione dei manifesti pubblicitari presenti sul territorio e nella gestione amministrativa del canone. Il servizio del canone occupazione suolo pubblico consiste nella gestione amministrativa del canone. Gli utenti COSAP (permanente e temporanea) sono: 1.600; Farmacie comunali Ama Rozzano gestisce direttamente 4 farmacie comunali dislocate sul territorio COMUNALE – le farmacie sono state oggetto di alienazione nel corso dell’anno 2022 ma il completamento della cessione avverrà, in via definitiva, solo nel corso dell’anno 2023; Lampade votive nei cimiteri comunali La società gestisce il servizio di lampade votive presso i due cimiteri cittadini. Utenti: 2.496; Trasporti scolastici La società gestisce il servizio di trasporto scolastico. Utenti: circa 76; Servizi educativi (NIDI) Il servizio Asilo Nido è un servizio socio-educativo, pubblico, di tipo diurno. Il Nido accoglie le bambine e i bambini di età compresa da tre mesi a tre anni. Ama Rozzano gestisce: 5 asili nido per un totale di circa 200 utenti. Il servizio è attivo tutto l’anno (ad eccezione del mese di agosto) i giorni di apertura sono circa 205. Il servizio è aperto 9.30 ore consecutive di cui almeno 7 dedicate ad attività, da lunedì a venerdì, con le seguenti modalità: dalle ore 7:30 alle ore 17:00. Il servizio Asilo Nido è principalmente destinato a bambini e bambine con entrambi i genitori lavoratori residenti nel Comune di Rozzano. Al servizio possono accedere – solo qualora si esaurisca la domanda proveniente dalle famiglie residenti – anche i non residenti (con costi differenti, stabiliti annualmente dalla Giunta Comunale di Rozzano). Le fatture sono emesse con cadenza mensile per un totale di 2.000 fatture annue. Le fatture possono essere pagate: presso gli sportelli di Ama Rozzano (percentuale di incasso) 37%; presso gli sportelli postali (percentuale di incasso) 50%; con bonifico bancario (percentuale di incasso) 9%; con RID (percentuale di incasso) 4%; Servizi educativi di assistenza Il servizio è effettuato per conto del Comune di Rozzano. Consiste nell’assistenza agli alunni diversamente abili o con bisogni educativi speciali che frequentano le scuole del territorio. Per l’anno scolastico 2022-23 sono state erogate circa 12,000 ore di assistenza. L’assistenza ai suddetti bambini è affidata ad operatori qualificati nonché di figure specialistiche quali pedagogisti, psicologi. Le attività, in base alle disabilità dei bambini, possono svolgersi, in accordo con la Direzione Didattica della Scuola e degli insegnati, in uno spazio programmato, con la disponibilità di apposito materiale. Il servizio è erogato in forma gratuita. Servizi educativi (pre e post scuola) Il servizio, di tipo ricreativo/educativo, è rivolto ai bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria. Gli utenti sono circa 420. Le fatture agli utenti sono emesse con cadenza bimestrale per un totale di 3.800 fatture annue. Gli avvisi di pagamento possono essere pagati: - presso gli sportelli di Ama Rozzano (percentuale di incasso) 37%; - presso gli sportelli postali (percentuale di incasso) 50%; - con bonifico bancario (percentuale di incasso) 7%; - con RID (percentuale di incasso) 6%. Servizi educativi (centri estivi) Il servizio, di tipo ricreativo/educativo, è rivolto ai bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria nel periodo di chiusura delle scuole. La durata del centro estivo è di 10 settimane (agosto escluso) inizia il giorno dopo la chiusura delle scuole e finisce il giorno prima dell’inizio dell’anno scolastico. Il servizio è attivo dalle ore 7.30 alle ore 17.30 dal lunedì al venerdì. Il centro estivo viene svolto nei plessi scolastici, include il pasto e la merenda, attività ricreative, laboratori e attività sportive. Rapporto educatore/bambini è adottato un rapporto tra personale e bambini graduato in relazione all’età dei bambini come indicato nelle linee guida in vigore. Gli utenti sono circa 550. Le fatture vengono emesse contestualmente all’iscrizione al servizio. Il pagamento viene effettuato unicamente tramite bonifico bancario. Servizi culturali Il servizio consiste nella gestione di: - un cinema teatro di proprietà di Ama – attualmente si sta valutando l’ipotesi di cederne la gestione; - uno spazio bar/ristorante denominato “bar Cascina Grande”; - 3 bibliotecari in forza presso della Biblioteca cittadina; - Gestione della Scuola Civica di Musica; - Organizzazione di eventi culturali e manifestazioni per conto del Comune di Rozzano (in forza di un contratto di servizio con scadenza 2033); Servizi Sportivi – AMA SPORT S.S.DIL SRL gestione piscina comunale ed area fitness. Utenti: circa 3.000 gestione palestre scolastiche (in orario extra-scolastico) affidate alle associazioni sportive; gestione campi sportivi. Tutti gli impianti sportivi, ad eccezione del Centro Sportivo “Piscina Comunale”, sono di proprietà comunale: AMA, in virtù di convenzione, gestisce internamente l’impianto natatorio (con area fitness) ed esternamente gli altri impianti (mediante contratti di servizio) Servizio di facility e manutenzione Il servizio di facility management e manutenzione si occupa di: - attività di mantenimento e buon funzionamento delle infrastrutture fisiche e dei beni immobili di proprietà di enti pubblici (quali ad esempio la manutenzione degli stabili e degli impianti tecnologici, dei sistemi di riscaldamento e condizionamento ecc…); - interventi volti a mantenere la pulizia e l’ordine degli spazi dei beni immobili di proprietà degli enti pubblici. In generale, la gestione integrata di tutti i servizi di supporto da cui dipende il comfort del luogo di lavoro e il buon funzionamento delle infrastrutture ivi compresa la sede fisica dell’ambiente e delle relative risorse. La società, per la realizzazione delle attività di cui trattasi, potrà effettuare anche studi, progettazioni, ricerche tecnologiche; - attività di manutenzione e riparazione delle infrastrutture fisiche e dei beni immobili di proprietà di privati cittadini (quali ad esempio la manutenzione degli stabili e degli impianti tecnologici, dei sistemi di riscaldamento e condizionamento, lavori di muratura, tinteggiatura ecc…). Commenti
Mappatura dei Processi per aree di rischio "Generali" e "Specifiche"
Le aree di rischio previste dal PNA per le quali è stata realizzata la mappatura dei processi di AMA Rozzano sono le seguenti: A. Acquisizione e progressione del personale C. Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica con effetto economico diretto ed immediato (es. erogazione contributi, etc.) D. Contratti pubblici E. Incarichi e nomine F. Gestione delle entrate, delle spese e del patrimonio G. Controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni H. Affari legali e contenzioso Mappatura dei processi, valutazione e trattamento del rischio La metodologia qualitativa richiesta dall'ANAC, obbligatoria come da indicazioni del PNA 2019, in sostituzione della metodologia quantitativa, consiste nell'esaminare tutta l'attività amministrativa in modo da individuare le aree maggiormente esposte al rischio corruzione. Per giungere ad una descrizione dettagliata dei processi, l'ANAC riporta i passaggi utili: elementi in ingresso che innescano il processo – “input”; risultato atteso del processo – “output”; sequenza di attività che consente di raggiungere l’output – le “attività”; responsabilità connesse alla corretta realizzazione del processo; tempi di svolgimento del processo e delle sue attività; criticità del processo. Ciò consente di individuare facilmente il rischio corruttivo e programmare in maniera efficace le più adeguate misure di contenimento. Analisi del rischio Il riferimento per l'analisi del rischio è l'Allegato 1 al PNA 2019, in cui si specifica: "Il presente documento costituisce l’allegato metodologico al Piano nazionale anticorruzione (PNA) 2019 e fornisce indicazioni utili per la progettazione, la realizzazione e il miglioramento continuo del “Sistema di gestione del rischio corruttivo”. Il PNA2013 e l’Aggiornamento 2015 al PNA avevano fornito una serie di indicazioni ai sensi della legge 190/2012, indicazioni che il presente allegato metodologico ha integrato e aggiornato, alla luce dei principali standard internazionali di risk management, tenendo conto delle precedenti esperienze di attuazione dei PNA e delle osservazioni pervenute. Il presente allegato diventa pertanto l’unico documento metodologico da seguire nella predisposizione dei Piani triennali della prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT) per la parte relativa alla gestione del rischio corruttivo", come confermato dagli Orientamenti per la pianificazione anticorruzione e trasparenza 2022 e dal PNA 2022"[...] anche a seguito dei non positivi risultati riscontrati in sede di monitoraggio dei PTPCT da ANAC, si specifica che l’allegato 5 del PNA 2013 non va più considerato un riferimento metodologico da seguire." Alla luce di queste indicazioni, si è dato avvio, già da diversi anni, all'analisi del rischio con metodo qualitativo, cominciando a mappare con gradualità alcuni processi considerati a maggior rischio corruttivo. Al fine di svolgere questa analisi, durante tutto il 2021, fino agli ultimi mesi del 2024, si è provveduto a formare adeguatamente (in maniera graduale e non ancora capillare), tramite sessioni di training on the job da remoto con società esterna, una prima parte del personale, al fine di approfondire il nuovo metodo qualitativo richiesto dall'ANAC per la mappatura dei processi. Tali incontri formativi hanno coinvolto il RPCT e le risorse che si trovano direttamente a realizzare il processo. Sulla base delle indicazioni metodologiche contenute nel PNA 2019, la società ha, quindi, avviato l'attività di mappatura dei processi con metodo qualitativo. L'attività è consistita nell'effettuare dei colloqui con gli esecutori dei processi, al fine di descrivere in maniera dettagliata: - input - output - attività che portano dall'input all'output - responsabili di ogni singola attività La descrizione, fatta in questo modo, ha permesso di evidenziare facilmente gli eventi rischiosi, che potrebbero, potenzialmente, esporre la società a rischio corruttivo. Laddove è stato individuato tale rischio, si è provveduto a programmare una adeguata misura di contenimento, che possa essere attuata senza particolari aggravi sull'organizzazione e sulla spesa, così da essere sostenibile ed effettivamente applicabile. Seguendo lo stesso principio di sostenibilità, per ciascuna misura programmata, sono stati individuati degli indicatori di monitoraggio che consentiranno al RPCT, nel corso del 2025, di monitorare che le misure programmate vengano attuate e valutare il grado di efficienza. I processi così mappati, sono stati riportati in forma tabellare, ritenuta la forma più utile ed intuitiva per rappresentare al meglio il lavoro svolto. Dal 2021 al 2023 sono stati rilevati i seguenti processi: • Acquisti sotto soglia • Erogazione rimborsi chilometrici • Fatturazione Passiva • Iscrizione servizio asilo nido • Recupero del Credito per tributi non pagati (Avviso di Accertamento): TARI • Selezione del personale • Assegnazione – Gestione palestre scolastiche • Gestione amministrativa degli eventi culturali ed artistici per conto del Comune di Rozzano Nel corso del 2024 sono stati mappati i seguenti processi: • Gestione richieste accesso civico semplice • Gestione richieste accesso civico generalizzato • Appalti di servizi o forniture; affidamenti diretti inferiori a 5.000,00 Euro • Assunzioni in somministrazione Questo metodo di risk management, ritenuto valido, sarà utilizzato per proseguire, nel corso del 2025, con la mappatura degli altri processi. Valutazione e gestione del rischio L'attività di mappatura dei processi è stata effettuata, come già accennato, coinvolgendo direttamente i responsabili della loro attuazione. Ciò ha permesso di individuare le fonti di rischio, sulla base dell'esperienza di ciascun attore che ne prende parte. Si è, perciò, tenuto conto, nella valutazione del rischio, di eventi corruttivi pregressi, segnalazioni pervenute alla società, grado di discrezionalità dell'operatore, trasparenza del processo. Il colloquio con il diretto esecutore del processo, ha, perciò, permesso di capire a pieno le difficoltà e le necessità operative per programmare misure utili. Monitoraggio La gestione del rischio si completa con la successiva azione di monitoraggio, che comporta la valutazione del livello di rischio, tenendo conto delle misure di prevenzione introdotte e delle azioni attuate. Questa fase è finalizzata alla verifica dell’efficacia dei sistemi di prevenzione adottati e, quindi, alla successiva messa in atto di ulteriori strategie di prevenzione. A tale scopo, prima di procedere alla mappatura dei nuovi processi inseriti in questo PTPCT, si è proceduto a monitorare i processi mappati nel PTPCT 2023-2025 insieme ai medesimi soggetti che hanno partecipato all’intero processo di gestione del rischio, secondo gli indicatori di monitoraggio individuati durante gli incontri di training on the job. Nel Piano 2024-2026, vista la riorganizzazione vissuta da AMA Rozzano non si è proceduto a rilevare nuovi processi, ma l’analisi dei rischi si è incentrata sui processi mappati negli anni precedenti, al fine di verificare che i vincoli e le responsabilità dei processi non fossero cambiati. In questo modo, è stato verificato lo stato di attuazione delle misure precedentemente programmate, nonché la loro sostenibilità ed efficacia, così da poter affrontare le nuove mappature e riuscire a tarare i nuovi processi in maniera ancora più consapevole. I risultati del monitoraggio effettuato, sono contenuti nell'Allegato 2. La stessa attività sarà svolta il prossimo anno, procedendo a monitorare lo stato di attuazione delle misure che sono state previste nelle nuove mappature inserite in questo PTPCT.31 I risultati della mappatura Il lavoro effettuato di concerto con gli attori dei processi, ha permesso, come detto, di elaborare le mappe di rischio contenute nell’Allegato 1, in cui sono state individuate una serie di misure specifiche, che agiscono in maniera puntuale su alcuni rischi individuati in fase di valutazione del rischio e si caratterizzano, dunque, per l’incidenza su problemi specifici. Commenti
I. TRATTAMENTO DEL RISCHIO: PREVISIONE DELLE MISURE GENERALI
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A. Codice di comportamento
AMA Rozzano ha approvato il Codice di Comportamento ai sensi del DPR n. 62 del 16 aprile 2013, disponibile nella sua ultima versione aggiornata sul sito internet – sezione Società Trasparente/Disposizioni generali/Atti Generali. Le disposizioni riportate nel Codice specificano le norme di condotta dei dipendenti e collaboratori di Ama Rozzano La violazione delle disposizioni dei Codici, fermo restando la responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile del dipendente, è fonte di responsabilità disciplinare accertata all’esito del procedimento disciplinare, nel rispetto dei principi di gradualità e proporzionalità delle sanzioni. ● L’Azienda, contestualmente alla sottoscrizione del contratto di lavoro o, in mancanza, all’atto di conferimento dell’incarico, consegna e fa sottoscrivere ai nuovi assunti, con rapporti comunque denominati, copia del Codice di Comportamento/Etico. ● Ama Rozzano pubblica il Codice di Comportamento dei dipendenti sul proprio sito web istituzionale e lo invia a tutto il personale dipendente, nonché ai consulenti e collaboratori, tramite posta elettronica con conferma di presa visione da parte degli stessi. ● Per ciò che riguarda i collaboratori delle imprese che svolgono servizi per l’amministrazione, si impegna a consegnare copia del Codice Etico e di Comportamento dei dipendenti pubblici a tutte le imprese fornitrici di servizi in sede di stipula del contratto con le medesime. Il decreto del 13 giugno 2023, n. 81, entrato in vigore il 14 luglio 2023, ha aggiornato con nuove regole il precedente D.P.R. 62/2013 ovvero il Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. Pertanto AMA Rozzano ha provveduto nel corso del 2024 ad aggiornare il Codice di comportamento in vigore, contenuto come allegato del MOG 231. Modalità della programmazione della misura: Commenti
B. Rotazione del personale o misure alternative
La rotazione del personale è considerata quale misura organizzativa preventiva per limitare il consolidarsi di relazioni che possano alimentare dinamiche improprie, conseguenti alla permanenza nel tempo di determinati dipendenti nel medesimo ruolo. E’ uno strumento ordinario di organizzazione e utilizzo delle risorse umane, da non assumere in via emergenziale o con valenza punitiva, e va sostenuta da percorsi di formazione che consentano una riqualificazione professionale. Essa deve essere impiegata in un quadro di miglioramento delle capacità professionali senza determinare inefficienze e malfunzionamenti. Ove non sia possibile utilizzare la rotazione occorre operare scelte organizzative o adottare altre misure di natura preventiva che possono avere effetti analoghi: evitare l’isolamento di certe mansioni, favorire la trasparenza “interna” delle attività o l’articolazione delle competenze, c.d. “segregazione delle funzioni”. Nel PNA 2018 è specificato che la “rotazione del personale” è una misura di prevenzione della corruzione esplicitamente prevista dalla l. 190/2012 (art. 1, co. 4, lett. e), co. 5, lett. b), co. 10, lett. b)), sulla quale l’Autorità intende nuovamente soffermarsi per il rilievo che essa può avere nel limitare fenomeni di “mala gestio” e corruzione. Tenuto conto di alcune criticità operative che tale istituto presenta, l’Autorità nel PNA 2016, ha dedicato all’argomento un apposito approfondimento (§ 7.2) cui si rinvia. In tale approfondimento si è dato conto della distinzione fra la rotazione ordinaria prevista dalla l. 190/2012 e la rotazione straordinaria prevista dall’ art. 16, co. 1, lett. l-quater del d.lgs. 165/2001, che si attiva successivamente al verificarsi di fenomeni corruttivi. L’orientamento dell’ANAC è stato quello di rimettere l’applicazione della misura della rotazione ordinaria alla autonoma programmazione delle amministrazioni e degli altri enti tenuti all’applicazione della l. 190/2012 in modo che queste possano adattarla alla concreta situazione dell’organizzazione degli uffici, indicando ove non sia possibile applicare la misura (per carenza di personale, o per professionalità con elevato contenuto tecnico) di operare scelte organizzative o adottare altre misure di natura preventiva con effetti analoghi (PNA 2016 § 7.2.2.). La rotazione “straordinaria” (cfr. PNA 2016 § 7.2.3) da applicarsi successivamente al verificarsi di fenomeni corruttivi, è disciplinata nel d.lgs. 165/2001, art. 16, co. 1, lett. l-quater, secondo cui «I dirigenti di uffici dirigenziali generali provvedono al monitoraggio delle attività nell’ambito delle quali è più elevato il rischio corruzione svolte nell’ufficio a cui sono preposti, disponendo, con provvedimento motivato, la rotazione del personale nei casi di avvio di procedimenti penali o disciplinari per condotte di natura corruttiva». Nel corso del 2024 Ama Rozzano ha vissuto una nuova riorganizzazione dovuta alle elezioni straordinarie fissate per maggio 2025, per tale circostanza risulta complicato applicare il principio di rotazione dei dipendenti. Inoltre, l’applicazione della misura della rotazione ordinaria è strettamente connessa a vincoli di natura oggettiva, come assicurare il buon andamento e la continuità dell’azione amministrativa e di garantire la qualità delle competenze professionali necessarie per lo svolgimento di attività specifiche, con particolare riguardo a quelle con elevato contenuto tecnico. Tutto ciò premesso, e data la fase di riorganizzazione dell’Azienda, si ritiene che non sia possibile attuare la misura di rotazione ordinaria. Tuttavia, dal momento che la rotazione del personale costituisce una efficace misura organizzativa preventiva del rischio corruttivo, si ritiene che sia necessario prevedere delle misure alternative. Per tale motivazione, nel corso del triennio di riferimento del presente Piano verranno programmate, in maniera graduale e sostenibile, altre misure organizzative alternative di prevenzione. Tale attività potrà servirsi della mappatura dei processi, per selezionare i settori ritenuti a più alto rischio corruttivo e programmare, in collaborazione con i Responsabili dei diversi uffici, misure alternative di contenimento. A mero titolo esemplificativo si indicano le misure alternative principali indicate dall’ANAC che potrebbero essere utilizzate da AMA Rozzano: misure di trasparenza; articolazione delle competenze (c.d. “segregazione delle funzioni”); meccanismi di condivisione delle fasi procedimentali FORMAZIONE Modalità della programmazione della misura: Commenti
C. Inconferibilità - incompatibilità - incarichi extraistituzionali
Inconferibilità e incompatibilità organi L’ORGANO AMMINISTRATIVO e incarichi dirigenziali (o similari) Il decreto legislativo 39/2013 ha attuato la delega stabilita dai commi 49 e 50 dell’art. 1 della legge 190/2012, prevedendo fattispecie di: ● inconferibilità, cioè di preclusione, permanente o temporanea, a conferire gli incarichi a coloro che abbiano riportato condanne penali per i reati previsti dal capo I del titolo II del libro secondo del codice penale, nonché a coloro che abbiano svolto incarichi o ricoperto cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati da pubbliche amministrazioni o svolto attività professionali a favore di questi ultimi, a coloro che siano stati componenti di organi di indirizzo politico (art. 1, comma 2, lett. g); ● incompatibilità, da cui consegue l'obbligo per il soggetto cui viene conferito l'incarico di scegliere, a pena di decadenza, entro il termine perentorio di quindici giorni, tra la permanenza nell'incarico e l'assunzione e lo svolgimento di incarichi e cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dalla pubblica amministrazione che conferisce l'incarico, lo svolgimento di attività professionali ovvero l'assunzione della carica di componente di organi di indirizzo politico (art. 1, comma 2, lett. h). Tutte le nomine e le designazioni preordinate al conferimento di incarichi da parte dell’Azienda devono essere precedute da apposita dichiarazione sostitutiva del designato o del nominato, nella quale, in ragione del contenuto dell’incarico, deve essere asserita l’insussistenza di cause o titoli al suo conferimento. Il titolare dell’incarico deve redigere apposita dichiarazione con cadenza annuale di insussistenza di causa di incompatibilità al mantenimento dell’incarico conferito. Tali dichiarazioni sono pubblicate sul sito istituzionale dell’Azienda, nell’apposita sezione “Società Trasparente”. Ai sensi dall’art. 15 del d.lgs. n. 39/2013, al RPCT è affidato il compito di vigilare sul rispetto delle disposizioni sulle inconferibilità e incompatibilità degli incarichi di cui al medesimo decreto legislativo, con capacità proprie di intervento, anche sanzionatorio, e di segnalare le violazioni all’ANAC. A tale proposito è utile ricordare che l’Autorità con le “Linee guida in materia di accertamento delle inconferibilità e delle incompatibilità degli incarichi amministrativi da parte del responsabile della prevenzione della corruzione”, adottate con Delibera ANAC n. 833 del 3 agosto 2016 ha precisato che spetta al RPCT “avviare il procedimento sanzionatorio, ai fini dell’accertamento delle responsabilità soggettive e dell’applicazione della misura interdittiva prevista dall’art. 18 (per le sole inconferibilità).” Il procedimento avviato dal RPCT è un distinto e autonomo procedimento, che si svolge nel rispetto del contraddittorio e che è volto ad accertare la sussistenza dell’elemento psicologico del dolo o della colpa, anche lieve, in capo all’organo conferente. All’esito del suo accertamento il RPCT irroga, se del caso, la sanzione inibitoria di cui all’art. 18 del d.lgs. n. 39/2013. Per effetto di tale sanzione, l’organo che ha conferito l’incarico non potrà, per i successivi tre mesi, procedere al conferimento di incarichi di propria competenza.” PROCEDURA INTERNA DI VERIFICA DI CONFLITTO DI INTERESSI Ama Rozzano ha adottato una specifica procedura per la gestione dei conflitti d’interesse corredata della relativa modulistica, riguardante il personale dipendente, i collaboratori, consulenti, fornitori con qualsiasi tipologia di contratto o incarico. I soggetti coinvolti sono tenuti a rendere la dichiarazione, al momento dell’assegnazione all’ufficio o dell’attribuzione dell’incarico. Si è provveduto nel 2024, ad acquisire le dichiarazioni di assenza conflitto di interessi da parte dei soggetti indicati, opportunamente verificate dai soggetti/uffici responsabili della raccolta delle dichiarazioni e archiviati digitalmente. Resta fermo il dovere di comunicare eventuali conflitti d’interessi sopravvenuti alla dichiarazione resa e di astensione dall’attività interessata Nel triennio di competenza del presente Piano, verrà definita una procedura di monitoraggio delle dichiarazioni rese (ad es: controlli a campione, svolti dal RPCT, avvalendosi della collaborazione degli uffici competenti) Al fine di rafforzare la conoscenza degli obblighi in materia e di far emergere eventuali dubbi circa l’attuazione delle misure di contenimento del rischio, nel 2025 il RPCT provvederà a diramare a tutto il personale dipendente, sulle mail istituzionali, apposita comunicazione recante una breve illustrazione della definizione di conflitto d’interessi attuale e potenziale, nonché la raccomandazione del dovere di comunicazione di eventuali conflitti d’interessi sopravvenuti alla dichiarazione resa e di astensione dall’attività interessata, allegando anche gli appositi modelli di dichiarazione. Nel 2024 non risultano emerse situazioni di conflitto d’interesse, né sono pervenute segnalazioni in merito. PROCEDURA INTERNA DI VERIFICA DI CONFLITTO DI INTERESSI IN MATERIA DI CONTRATTI PUBBLICI Un’efficace strategia anticorruttiva deve prestare particolare attenzione alle procedure di affidamento e la gestione del conflitto di interessi si configura come uno degli elementi fondamentali per garantire la parità di trattamento degli operatori economici. Il Gruppo Ama Rozzano, pertanto, in ottemperanza a quanto previsto in materia dall’Autorità, formalizza ed introduce una procedura interna per la verifica del conflitto di interessi da parte dei soggetti coinvolti, a qualunque titolo, in tutte le fasi dell’affidamento dei contratti pubblici. Oltre alla verifica dell’insussistenza di conflitti d’interessi già resa al momento dell’assegnazione all’ufficio o dell’attribuzione dell’incarico, permane l’obbligo da parte dei RUP di rendere la dichiarazione per ogni singola procedura e per ogni tipologia di contratto Resta fermo l’obbligo di aggiornare detta dichiarazione nell’ipotesi in cui gli stessi ritengano di trovarsi in una situazione di conflitto di interessi, anche potenziale, che sia insorta successivamente, in qualunque fase della procedura anche esecutiva e di astenersi dal partecipare alla procedura medesima. Nel triennio di competenza del presente Piano, verrà definita una procedura di monitoraggio delle dichiarazioni rese (ad es: controlli a campione, svolti dal RPCT, avvalendosi della collaborazione dell’ufficio gare e contratti) È cura del RPCT prevedere sessioni di formazione specifica sul tema (o, in alternativa, la diffusione di circolari e materiale esplicativi di possibili fattispecie di conflitto d’interessi) rivolte a tutto il personale coinvolto, a qualsiasi titolo, nei processi di affidamento di appalti. Nel 2024 non risultano emerse situazioni di conflitto d’interesse, né sono pervenute segnalazioni in merito. Modalità della programmazione della misura: WHISTLEBLOWING AMA Rozzano ha adottato, nel mese di marzo 2021, un sistema interamente web based, utilizzabile da qualsiasi device, anche mobile, per la gestione delle segnalazioni in conformità alle disposizioni del D.Lgs. 24/2023 ed aggiornato alle linee guida ANAC emanate con delibera 311/2023.. La soluzione consente non solo la gestione della fase di presentazione delle segnalazioni, ma anche il successivo procedimento di gestione. In ciò differenziandosi dalle altre soluzioni attualmente disponibili. Viene assicurato, così, il massimo grado di riservatezza sia dei dati del segnalante, sia dei dati dei soggetti segnalati, sia dei dati della stessa segnalazione, dal momento della presentazione al momento della definitiva chiusura, non essendo necessario in nessuna fase procedere a stampe, invii via email, ecc. Ogni accesso alla segnalazione è tracciato (sia quelli dello stesso RPCT, sia quelli dei soggetti interni eventualmente interessati da questi) e il RPCT potrà sempre visualizzare l'elenco di tutti gli accessi. Il RPCT è l'unico soggetto abilitato, su sua specifica richiesta, sempre tracciata dal sistema, all'accesso ai dati del segnalante. La soluzione consente al RPCT di “dialogare” con il segnalante “mediante la soluzione”, quindi senza conoscerne l'identità. Il segnalante può verificare lo stato di avanzamento del procedimento. Alla soluzione si può accedere da qualsiasi dispositivo fisso o mobile e da qualsiasi luogo, non essendo necessaria nessuna installazione. Di seguito le funzionalità implementate: fase di avvio dichiarazione al sistema dei dati di contatto, oltre che del RPCT, dei soggetti che potrebbero, se attivati dal RPCT, accedere alle segnalazioni in fase di gestione accesso degli utenti tramite SPID o, in alternativa, tramite registrazione che avviene da web, accertandosi dell’identità del segnalante attraverso autenticazione OTP (One Time Password) fase di presentazione l'utente può, quindi, accedendo al sistema sempre in ambiente web, completare il modello di segnalazione reso disponibile completata la compilazione si otterrà conferma dell’identità del segnalante al momento dell’invio della segnalazione (via OTP) immediato disaccoppiamento dei dati del segnalante da quelli della segnalazione; tutti i dati vengono mantenuti crittografati e conservati su server distinti invio di notifica di avvenuto deposito della segnalazione al RPCT (sms/email) fase di gestione - il RPCT avrà accesso immediato SOLO ai dati della segnalazione, in chiaro ed in forma “volatile” (cioè a chiusura della sessione non è più disponibile la segnalazione in chiaro) e potrà: chiedere integrazioni e “dialogare” con il segnalante senza conoscerne l'identità. E', infatti, il sistema a “recapitare” le richieste al segnalante, ed a procedere all'inoltro al RPCT degli eventuali riscontri ottenuti; decidere l'archiviazione (che viene notificata al segnalante) inviare, per l'eventuale avvio dei rispettivi procedimenti, la segnalazione: agli Uffici interni individuati e/o alle Procure di Corte dei Conti e/o Tribunale. L'invio ai soggetti interni, pre-dichiarati al sistema, viene notificata via email e saranno tracciati tutti gli accessi alla segnalazione con immediato report al RPCT. Il sistema consente ai soggetti interni di dichiarare lo stato del procedimento avviato, allegando atti e documenti utili. L'invio ai soggetti esterni avverrà con le modalità e le cautele di riservatezza previsti dalla norma. Come previsto dalla normativa vigente, oltre al sistema sopra descritto, che è quello che più di tutti consente di garantire le tutele per il segnalante, è prevista anche la possibilità di inviare una segnalazione telefonicamente oppure tramite incontro di persona con il RPCT. Tutte le informazioni relative ai diversi canali di segnalazione messi a disposizione, sono reperibili sul sito, nell'apposita sezione dedicata al Whistleblowing, attraverso il link “Segnalazione illecito – Whistleblowing”, disponibile nella sezione “Società Trasparente”, sottosezione “Altri Contenuti / Prevenzione della Corruzione” Modalità della programmazione della misura: Commenti
D. Formazione
La legge 190/2012 impegna le Pubbliche Amministrazioni a prestare particolare attenzione alla formazione del personale, considerandola uno degli strumenti principali per la prevenzione della corruzione. Il Responsabile per la prevenzione della corruzione deve prevedere – nell’ambito delle iniziative formative annuali – adeguati interventi dedicati alla formazione continua riguardante le norme e le metodologie per la prevenzione della corruzione. L’aspetto formativo deve definire le buone prassi per evitare fenomeni corruttivi attraverso i principi della trasparenza dell’attività, l’applicazione delle misure di contrasto alla corruzione, l’applicazione del Codice di comportamento. L’obiettivo è di creare quindi un sistema organizzativo di contrasto fondato sia sulle prassi amministrative sia sulla formazione del personale. Nel corso del 2024 i dipendenti sono stati coinvolti in diversi corsi di formazione specializzanti, per il settore di competenza, pertanto per quanto riguarda la formazione in materia di anticorruzione, si è proceduto a informare e formare tutto il personale circa le disposizioni contenute nel MOG adottato dall’Azienda. Nel corso del 2024, dovendo procedere con la mappatura con il nuovo metodo, si è provveduto a formare adeguatamente, tramite sessioni di training on the job da remoto con società esterna, il personale, al fine di approfondire il metodo qualitativo richiesto dall'ANAC per la mappatura dei processi. Si prevede che nel corso del 2025 saranno attivati altri corsi di formazione in materia di anticorruzione che potrebbero coprire i seguenti argomenti gestione del conflitto di interessi Linee guida in materia di pantouflage Modalità della programmazione della misura: Commenti
E. Trasparenza
La trasparenza rappresenta uno strumento fondamentale per la prevenzione della corruzione e per l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa. Da questo punto di vista essa, infatti, consente: ● la conoscenza del responsabile per ciascun procedimento amministrativo e, più in generale, per ciascuna area di attività dell’amministrazione e, per tal via, la responsabilizzazione dei funzionari; ● la conoscenza dei presupposti per l’avvio e lo svolgimento del procedimento e, per tal via, se ci sono dei “blocchi” anomali del procedimento stesso; ● la conoscenza del modo in cui le risorse pubbliche sono impiegate e, per tal via, se l’utilizzo di risorse pubbliche è deviato verso finalità improprie; ● la conoscenza della situazione patrimoniale dei politici e dei dirigenti e, per tal via, il controllo circa arricchimenti anomali verificatisi durante lo svolgimento del mandato (per gli Enti tenuti a tale pubblicazione). Ama Rozzano è tenuta ad adottare, entro il 31 gennaio di ogni anno, un unico Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza e, in cui sia chiaramente identificata la sezione relativa alla trasparenza. Modalità della programmazione della misura: Commenti
F. Svolgimento attività successiva cessazione lavoro
I dipendenti che, negli ultimi tre anni di servizio hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto dell’Azienda, nel triennio successivo alla cessazione del rapporto con l’Azienda, qualunque sia la causa di cessazione (e quindi anche in caso di collocamento in quiescenza per raggiungimento dei requisiti di accesso alla pensione), non possono avere alcun rapporto di lavoro autonomo o subordinato con i soggetti privati che sono stati destinatari di provvedimenti, contratti o accordi. L’Azienda attua l’art. 53, comma 16 ter del D.lgs. 30.3.2001, n. 165 introdotto dalla legge 6.11.2012, n. 190, prevedendo il rispetto di questa norma quale clausola da inserirsi nei bandi di gara, a pena di esclusione dell’impresa (operatore economico) la quale si impegna ad osservarla. Da PNA 2018: l’art. 1, co. 42, lett. l) della l. 190/2012, ha contemplato l’ipotesi relativa alla cd. “incompatibilità successiva” (pantouflage), introducendo all’art. 53 del d.lgs. 165/2001, il co. 16- ter, ove è disposto il divieto per i dipendenti che, negli ultimi tre anni di servizio, abbiano esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni, di svolgere, nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro, attività lavorativa o professionale presso i soggetti privati destinatari dell’attività dell’amministrazione svolta attraverso i medesimi poteri. La norma sul divieto di pantouflage prevede inoltre specifiche conseguenze sanzionatorie, quali la nullità del contratto concluso e dell’incarico conferito in violazione del predetto divieto; inoltre, ai soggetti privati che hanno conferito l’incarico è preclusa la possibilità di contrattare con le pubbliche amministrazioni nei tre anni successivi, con contestuale obbligo di restituzione dei compensi eventualmente percepiti ed accertati ad essi riferiti. Le novità del PNA 2022 attengono a: ● Ambito di applicazione estensione del concetto di dipendente pubblico ● Esercizio di poteri autoritativi e negoziali es. dirigenti o funzionari con poteri dirigenziali o partecipanti al processo di decisione ● Soggetti privati destinatari dell’attività della pubblica amministrazione estensione più ampia possibile ● Sanzioni Nel corso del 2023 è stato dato avvio a una procedura relativa al rispetto del divieto di Pantouflage che nel tempo si è strutturata in questo modo: impegno al rispetto del divieto di pantouflage – attività effettuata attraverso l’acquisizione di una dichiarazione firmata dal dipendente al momento dell’assunzione e dell’eventuale cessazione del rapporto lavorativo; Inserimento della dicitura di divieto di pantouflage nella dichiarazione sottoposta agli operatori economici in occasione di un affidamento; la responsabilità della conservazione delle dichiarazioni – che saranno in formato digitale – spetta all’Ufficio competente per la raccolta Il RPCT chiede annualmente all’Ufficio personale di rendere le dichiarazioni eventualmente raccolte durante l’anno per monitoraggio di secondo livello Dal momento che il RPCT ha già accesso condiviso alle cartelle digitali dell’Ufficio Acquisti, gare e appalti, entro il 31/12/2025 effettuerà una verifica a campione delle dichiarazioni di rispetto del divieto di pantouflage raccolte. Delle risultanze del monitoraggio si darà evidenza nel prossimo Piano anticorruzione. Premesso quanto sopra, resta sempre alta l’attenzione del RPCT in particolar modo in occasione della cessazione dei rapporti di lavoro – che saranno, con l’adozione del presente processo, comunicati tempestivamente al RPCT da parte dell’Ufficio del Personale. Il RPCT si impegna, nello specifico, a fornire specifica consulenza e supporto agli ex dipendenti che prima di assumere un nuovo incarico vorranno valutare l’eventuale violazione del divieto. Modalità della programmazione della misura: Commenti
G. Commissioni e conferimento incarichi in caso di condanna
AMA Rozzano intende avviare un programma di interventi idonei a garantire l'adozione (e/o la corretta e continua attuazione) della misura "Commissioni, assegnazioni di uffici e conferimento di incarichi in caso di condanna per delitti contro le PA" Modalità della programmazione della misura: Responsabile dell’Anagrafe per la Stazione Appaltante (RASA) Il Responsabile dell’Anagrafe per la Stazione Appaltante è il dipendente Dario Salvatore La Guardia Commenti
L. TRATTAMENTO DEL RISCHIO: PREVISIONE DELLE MISURE SPECIFICHE
Nell’allegato “A1”, in attuazione del PNA e dello schema di caricamento e monitoraggio PTPCT predisposto da ANAC, AMA Rozzano ha individuato ed elencato misure specifiche afferenti alle seguenti categorie: In ognuna delle diverse Aree in cui è articolato l’allegato “A1” sono pertanto riportate in apposite colonne: ● Fasi/attività per la sua attuazione ● Tempi di attuazione ● Responsabili della sua attuazione ● Indicatori di monitoraggio, qualora pertinenti Commenti
M. TRASPARENZA
Il nuovo accesso civico Il D.lgs. 97/2016 ha modificato ed integrato il D.lgs. 14 marzo 2013 n. 33 (cd. “Decreto trasparenza”), con particolare riferimento al diritto di accesso civico, formalizzando le diverse tipologie di accesso ad atti e documenti da parte dei cittadini: Accesso “generalizzato” che determina il diritto di accedere ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione; Accesso civico “semplice” correlato ai soli atti ed informazioni oggetto di obbligo di pubblicazione (art. 5 D.lgs. 33/2013); le modalità e i responsabili della procedura di accesso civico sono pubblicati sul sito istituzionale al link “Società Trasparente\Altri contenuti\Accesso Civico”; Accesso documentale riservato ai soggetti interessati in grado di esercitare al meglio le facoltà che l'ordinamento attribuisce loro, a tutela delle posizioni giuridiche qualificate di cui sono titolari (Artt. 22 e succ. L.241/90). La modalità di attivazione dell’accesso civico generalizzato, l’iter e le esclusioni e le limitazioni all’accesso, così come dettagliate nelle Determinazioni ANAC n. 1309 del 28/12/2016 “LINEE GUIDA RECANTI INDICAZIONI OPERATIVE AI FINI DELLA DEFINIZIONE DELLE ESCLUSIONI E DEI LIMITI ALL'ACCESSO CIVICO DI CUI ALL’ART. 5 comma 3 del D.lgs. 33/13” sono state recepite in toto dall’Azienda. È stato istituito il Registro degli accessi, aggiornato semestralmente, raggiungibile attraverso la consultazione dell’apposita sezione in “Società Trasparente” del sito internet istituzionale www.amarozzano.it Al fine di formalizzare una procedura di gestione dell’accesso civico semplice e generalizzato e allo scopo di individuare eventuali misure di contenimento del rischio corruttivo, non ancora previste, si è provveduto, nel corso del 2024 a mappare con metodo qualitativo il processo relativo all’Accesso civico semplice e generalizzato. Attraverso tale attività sono stati individuate misure di contenimento del rischio, le responsabilità e le tempistiche per l’attuazione delle stesse. Nel Piano 2026-2027, si darà contezza dei risultato del monitoraggio dei due processi, indicando lo stato di attuazione delle misure individuate. Per ulteriori dettagli, si rimanda all’Allegato 1 Obblighi di pubblicazione All’art. 10 del d.lgs. 33/2013 è chiarito che la sezione del PTPCT sulla trasparenza deve essere impostata come atto organizzativo fondamentale dei flussi informativi necessari per garantire, all’interno di ogni organizzazione, l’individuazione/l’elaborazione, la trasmissione e la pubblicazione dei dati. Caratteristica essenziale della sezione della trasparenza è l’indicazione dei nominativi dei soggetti responsabili di ognuna di queste fasi relativamente ad ogni obbligo di pubblicazione. L’Allegata “Mappa trasparenza” al presente PTPCT definisce gli obblighi di pubblicazione vigenti ai sensi del d.lgs. n. 33/2013 come modificato al d.lgs. n. 97/2016. 48Sia gli obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza (art. 1, co. 8 l. 190/2012) sia la sezione della trasparenza con l’indicazione dei responsabili della trasmissione e della pubblicazione dei documenti e delle informazioni (art. 10 co. 1, d.lgs. 33/2013) costituiscono contenuto necessario del Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza e della trasparenza. Con l’adozione del Codice degli Appalti 36/2023, è stato introdotto un “ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale” costituito da piattaforme e servizi digitali infrastrutturali. Il Codice ha infatti, introdotto dal 1° gennaio 2024 un nuovo sistema di digitalizzazione degli appalti, che prevede l’utilizzo di piattaforme di e-procurement per l’intero processo di approvvigionamento delle PPAA (programmazione, progettazione, pubblicazione, affidamento ed esecuzione). La normativa indica che, per ogni procedura, la stazione appaltante dovrà pubblicare, oltre ad una serie di documenti, anche il link alla singola procedura (Delibera Anac 264/23). Al fine di facilitare il lavoro dei Responsabili della pubblicazione, Ama Rozzano si è dotata di uno strumento digitale capace di dialogare con la BDNCP e prelevare, automaticamente, tutte le informazioni e gli atti pervenuti alla BDNCP. Con tale soluzione le pubblicazioni relative all'art. 28 del Codice dei Contratti popoleranno automaticamente la sottosezione 2024 di bandi di gara e contratti della sezione Trasparenza dell'ente. Monitoraggio Nell’obiettivo di programmare ed integrare in modo più incisivo e sinergico la materia della trasparenza e dell’anticorruzione rientra, inoltre, la modifica apportata all’art. 1, co. 7, della legge 190/2012 dall’art. 41 co. 1 lett. f) del d.lgs. 97/2016 in cui è previsto che vi sia un unico Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza. Il RPTC svolge, come previsto dall’art. 43 del d.lgs. n. 33/2013, l’attività di controllo sull’adempimento degli obblighi attraverso un monitoraggio almeno semestrale, mediante riscontro tra quanto trasmesso e pubblicato e quanto previsto nel PTPCT. Al fine di agevolare l’attività di controllo e monitoraggio del RPCT di norma, il Responsabili di Unità Organizzativa, dopo aver trasmesso i dati per la pubblicazione, informa tempestivamente il RPCT della pubblicazione, rispettando le scadenze indicate nella colonna apposita della Mappa della Trasparenza. La trasparenza e la nuova disciplina della tutela dei dati personali (reg. Ue 2016/679) A seguito dell’applicazione dal 25 maggio 2018 del Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 «relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (Regolamento generale sulla protezione dei dati)» (si seguito RGPD) e, dell’entrata in vigore, il 19 settembre 2018, del decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101 che adegua il Codice in materia di protezione dei dati personali - decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 - alle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679, occorre chiarire la compatibilità della pubblicazione, di nuova disciplina con gli obblighi di pubblicazione previsti dal d.lgs. 33/2013. Occorre evidenziare, al riguardo, che l’art. 2-ter del d.lgs. 196/2003, introdotto dal d.lgs. 101/2018, in continuità con il previgente articolo 19 del Codice, dispone al comma 1 che la base giuridica per il trattamento di dati personali effettuato per l’esecuzione di un compito di interesse pubblico o connesso all’esercizio di pubblici poteri, ai sensi dell’art. 6, paragrafo 3, lett. b) del Regolamento (UE) 2016/679, «è costituita esclusivamente da una norma di legge o, nei casi previsti dalla legge, di regolamento». Inoltre il comma 3 del medesimo articolo stabilisce che «La diffusione e la comunicazione di dati personali, trattati per l’esecuzione di un compito di interesse pubblico o connesso all’esercizio di pubblici poteri, a soggetti che intendono trattarli per altre finalità sono ammesse unicamente se previste ai sensi del comma 1». Il regime normativo per il trattamento di dati personali da parte dei soggetti pubblici è, quindi, rimasto sostanzialmente inalterato essendo confermato il principio che esso è consentito unicamente se ammesso da una norma di legge o, nei casi previsti dalla legge, di regolamento. Pertanto, fermo restando il valore riconosciuto alla trasparenza, che concorre ad attuare il principio democratico e i principi costituzionali di eguaglianza, di imparzialità, buon andamento, responsabilità, efficacia ed efficienza nell’utilizzo di risorse pubbliche, integrità e lealtà nel servizio alla nazione (art. 1, d.lgs. 33/2013), occorre che le pubbliche amministrazioni, prima di mettere a disposizione sui propri siti web istituzionali dati e documenti (in forma integrale o per estratto, ivi compresi gli allegati) contenenti dati personali, verifichino che la disciplina in materia di trasparenza contenuta nel d.lgs. 33/2013 o in altre normative, anche di settore, preveda l’obbligo di pubblicazione. Il d.lgs. 33/2013 all’art. 7 bis, co. 4, dispone inoltre che «Nei casi in cui norme di legge o di regolamento prevedano la pubblicazione di atti o documenti, le pubbliche amministrazioni provvedono a rendere non intelligibili i dati personali non pertinenti o, se sensibili o giudiziari, non indispensabili rispetto alle specifiche finalità di trasparenza della pubblicazione». CONSULTAZIONE PUBBLICA La bozza del presente Piano, prima della sua definitiva approvazione e pubblicazione, è stata pubblicata in visione sul sito istituzionale dal giorno 14/01/2025 al giorno 29/01/2025 con apposito avviso per invitare tutti gli stakeholders a presentare eventuali osservazioni, suggerimenti, modifiche. Al termine del periodo indicato sono state ricevute nr. 0 osservazioni. La società si è dotata di uno strumento dedicato alla fase di consultazione pubblica della bozza del Piano, finalizzato alla raccolta via web delle osservazioni da parte degli stakeholders. Il documento viene pubblicato in forma strutturata, cioè per singoli paragrafi. I cittadini, accedendo alla piattaforma, possono lasciare un commento o proporre una modifica o un suggerimento, relativamente ad ogni singolo paragrafo. Altri cittadini, oppure la stessa società, possono rispondere a quel commento, generando un vero e proprio dialogo costruttivo. Al termine del periodo di consultazione, il software permette di scaricare un report in formato pdf, con gli esiti della consultazione appena conclusa. Tale passaggio ha consentito di attivare un processo di approvazione e adozione del P.T.P.C.T. pienamente conforme a quanto indicato dall’ANAC nel PNA e nei suoi successivi aggiornamenti, favorendo la partecipazione attiva dei cittadini e di tutti i portatori di interessi quale strumento di trasparenza fondamentale per disegnare un quadro strategico anticorruzione completo e pienamente efficace. Il presente P.T.P.C.T. è stato messo in consultazione dal giorno dal giorno 14/01/2025 al giorno 29/01/2025. Al termine della consultazione, non sono pervenute osservazioni. Non sono pervenute, entro i termini stabiliti, alcune richieste da parte degli stakeholders. Il Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza Del Gruppo Ama Rozzano S.p.A. Dario Salvatore La Guardia Allegati: 1) Allegato 1 – Mappatura dei processi 2) Allegato 2 – Monitoraggio mappatura dei processi 3) All. Obblighi Amministrazione Trasparente 4) All. Delibera ANAC 1134_2017 5) Report consultazione pubblica Commenti |